“Basileia”, il debutto di Isabella Torre incanta la Mostra del cinema di Venezia

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"Basileia”, il debutto di Isabella Torre incanta la Mostra del cinema di Venezia - Gaeta.it

Il film "Basileia", opera prima della regista Isabella Torre, ha fatto il suo esordio ufficiale durante la ventunesima edizione delle "Giornate degli autori" alla Mostra del cinema di Venezia. Presentato in modalità fuori concorso, il lungometraggio ha attirato l'attenzione del pubblico grazie alla sua intensa narrazione e alla bellezza dei paesaggi che hanno fatto da sfondo alle riprese. Il cuore della storia, ambientata in Calabria, esplora temi di tradizione, conflitto e il mistero che circonda la storia antica.

un'opera che trae forza dai luoghi

La scelta di Antonimina e l'aspromonte

"Basileia" è stato girato ad Antonimina, un piccolo comune situato nel cuore dell'Aspromonte, la catena montuosa che segna il confine tra il mare e la terra calabrese. Il paesaggio aspro e selvaggio non è solo un semplice sfondo, ma diventa protagonista del racconto cinematografico stesso. Isabella Torre, durante la presentazione al pubblico, ha evidenziato come l'Aspromonte non rappresenti solamente un contesto fisico, ma un'entità viva e pulsante, capace di influenzare il comportamento dei personaggi. La regista ha sottolineato che "il passato è una presenza costante" che permea la vita dei residenti, caricando ogni interazione umana di simbolismo e pesantezza storica.

La scelta di questo luogo non è casuale; l'Aspromonte ha conoscenza di storie di conflitti e di una tradizione ricca e variegata. Torre ha descritto come i “momenti critici” della trama emergano proprio in risposta a minacce esterne, creando un'atmosfera di tensione e impellenza. La location è, dunque, non solo un elemento scenico, ma un personaggio attivo e influente che contribuisce a dare profondità al film, rendendo il suggerimento di una lotta tra il passato e il presente palpabile.

trama e significato di "Basileia"

Archeologia e conflitto nell'arco narrativo

Al centro della trama si trova un archeologo le cui ricerche scatenano reazioni inquietanti nel tessuto sociale e ambientale del villaggio. Le sue scoperte, lungi dall'essere celebrate, portano con sé un'improvvisa e violenta intrusione di forze antiche e misteriose, simboleggiate dalle figure delle Ninfe. Queste creature, elevate a simbolo di una natura ferita e violata, si manifestano come entità complesse, in grado di generare sia fascinazione che paura.

Isabella Torre ha descritto le Ninfe come "creature senza freni” che si muovono tra il reale e il mitologico, segnando il paesaggio e l'animo umano con la loro presenza. Una volta liberate, queste entità iniziano a diffondere una scia di morte e distruzione nei villaggi circostanti, là dove la tradizione e la modernità si scontrano in un contrasto spaventoso.

La narrazione affronta, dunque, la complessità del rapporto tra l'uomo e le sue origini, ponendo interrogativi su quanto il passato possa influenzare il presente e contribuendo a un profondo senso di inquietudine. La ferita inflitta alla terra si traduce in un eco di violenza e vendetta che investe ogni personaggio, lasciando un'impronta indelebile sulla loro esistenza.

un cast di talenti

Le interpretazioni che danno vita a "Basileia"

Il film "Basileia" vanta un cast di attori di grande talento, tra cui spiccano Angela Fontana, nota per la sua esemplare performance in "Indivisibili", e Elliott Crosset Hove, celebre per i suoi ruoli in "Wildland" e "Godland". A completare il trio di protagonisti troviamo Koudous Seihon, che ha già ottenuto riconoscimenti per il suo lavoro in film come "Mediterranea" e "A Ciambra".

La scelta di attrici e attori provenienti da contesti diversi, unita alla loro abilità di calarsi in personaggi complessi e sfaccettati, contribuisce a dar vita a una narrazione avvincente. Ogni membro del cast è capace di trasmettere emozioni profonde, creando un legame immediato con il pubblico e arricchendo ulteriormente il messaggio del film.

Grazie a un solido lavoro di regia e a una sceneggiatura intensa, il cast riesce a raccontare una storia di tensione interiore e conflitto esterno, rendendo "Basileia" un'opera che si distingue nel panorama della Mostra del cinema di Venezia. La pellicola, prodotta da Stayblack Productions in collaborazione con Rai Cinema e Snowglobe, si preannuncia come un'importante aggiunta al repertorio del cinema indipendente italiano.

Ultimo aggiornamento il 7 Settembre 2024 da Elisabetta Cina

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