La Basilicata sta affrontando una fase critica che potrebbe sfociare in un vero e proprio tsunami sociale e occupazionale. Il segretario generale della Cgil della Basilicata, Fernando Mega, ha lanciato un allarme riguardo all’urgente necessità di creare posti di lavoro di qualità e di attivare servizi avanzati. Secondo Mega, senza un intervento decisivo, la regione rischia di scivolare verso un futuro di declino inesorabile.
La responsabilità della classe dirigente regionale
Fernando Mega ha sottolineato con fermezza che la classe dirigente regionale ha una responsabilità cruciale nella crisi attuale. In una nota, ha esortato i leader politici a mettere da parte i propri interessi personali, spesso centrati su nomine e compromessi elettorali. Il segretario ha richiamato l’attenzione sull’importanza di concentrarsi sugli obiettivi primari della politica: servire i cittadini lucani e risollevare la Basilicata dalla situazione di emergenza in cui si trova. È fondamentale che i politici agiscano con un senso di responsabilità e visione proattiva.
Dati allarmanti sul Pil della Basilicata
Le preoccupazioni espresse da Mega si fondano su dati concreti. Secondo le ultime stime di Svimez, la Basilicata è l’unica regione del Sud Italia a registrare un decremento del PIL dal 2019, con una contrazione del 5,7%. Questo contrasto è ancor più evidente se lo si confronta con la crescita del PIL nel Mezzogiorno, che si attesta al 3,7%, e il +3,4% del Centro-Nord. Mega ha evidenziato che tale arretramento economico non sorprende, ma rischia di aggravarsi ulteriormente se non si attuano politiche preventive adeguate.
Emergenze e crisi industriali
Mega ha fatto riferimento a diverse crisi settoriali che stanno colpendo la Basilicata, come quella dell’industria automotive legata a Stellantis e il suo indotto. La transizione energetica nel settore petrolifero è un altro ambito in cui è evidente la mancanza di visione da parte della classe dirigente. Inoltre, la situazione della cassa integrazione nel settore delle telecomunicazioni, come nel caso della vertenza CallMat, mette in luce un panorama lavorativo instabile. Le conseguenze del dimensionamento scolastico, con una riduzione del 28% delle dirigenze scolastiche, e un costante declino demografico ampliano ulteriormente il quadro di difficoltà .
Le sfide della salute e dei servizi sociali
Oltre ai problemi economici e occupazionali, Mega ha evidenziato le lunghe liste di attesa nei servizi sanitari e l’elevata migrazione sanitaria. I cittadini lucani si trovano a dover affrontare una situazione dove l’accesso alle cure è reso complicato, spingendo molte persone a cercare assistenza al di fuori della regione. La richiesta di un cambiamento urgente nelle politiche regionali è l’unica via per evitare un futuro sempre più incerto.
Le parole di Mega mettono in evidenza una realtà complessa e sfaccettata, incitando il governo regionale a un cambio di rotta. È necessario che la politica si allinei ai bisogni concreti dei cittadini, per evitare che la Basilicata viva un’ulteriore fase di stagnazione e declino.
Ultimo aggiornamento il 20 Gennaio 2025 da Laura Rossi