Basilicata: nel 2024 ogni Comune ha registrato almeno un'attività imprenditoriale

Basilicata: nel 2024 ogni Comune ha registrato almeno un’attività imprenditoriale

Nel 2024, ogni Comune della Basilicata ha registrato nuove attività imprenditoriali, segnando un trend positivo e contrastante rispetto ad altre regioni italiane come il Piemonte.
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Basilicata: nel 2024 ogni Comune ha registrato almeno un'attività imprenditoriale - Gaeta.it

La Basilicata si distingue nel panorama italiano per un risultato inaspettato: nel 2024, ogni singolo Comune della regione ha visto la nascita di almeno un’attività imprenditoriale. Questo dato emerso dall’analisi di Movimprese, condotta da Unioncamere e InfoCamere, rivela una situazione decisamente differente rispetto ad altre aree d’Italia, evidenziando come in questa regione il tessuto economico stia mostrando segnali di vitalità e opportunità.

Un’analisi dettagliata sui tassi di natalità imprenditoriale

L’analisi ha messo in luce un fenomeno interessante: in alcune regioni italiane, come il Piemonte, si sono registrate intere aree prive di nuove aperture di aziende, un trend definito come “culle vuote” aziendali. Nello specifico, il Piemonte ha visto ben 126 comuni registrare una zero attività imprenditoriale nel 2024, in netto contrasto con la Basilicata, la quale ha ottenuto un risultato incoraggiante con nessun Comune privo di nuove imprese. Questo riconoscimento non è solo simbolico; rappresenta un fattore decisivo per il rilancio economico locale.

Le cause di questo fenomeno possono essere ricondotte a vari elementi favorevoli nel contesto lucano. Un ambiente imprenditoriale proattivo, insieme a iniziative locali di sostegno per le startup, ha creato le condizioni ideali per lo sviluppo di nuove attività. Il comunicato ufficiale dell’ente camerale sottolinea come questo trend positivo sia risultato di politiche che incentivano la nascita di imprese, rendendo la Basilicata un esempio in controtendenza rispetto a molte altre regioni italiane.

Crescita generale della demografia imprenditoriale

Il bilancio complessivo della demografia delle imprese lucane nel 2024 è segnalato nettamente positivo. Con un saldo tra aperture e cessazioni che si attesta a +335, la regione ha registrato un totale di 2.732 nuove aperture a fronte di 2.397 cessazioni. Questo corrisponde a un incremento percentuale dello 0,57% rispetto al 2023, dove si era già verificato un modesto aumento dello 0,04%. I dati suggeriscono che, nonostante le sfide, la Basilicata sta percorrendo un cammino di sostenibilità imprenditoriale.

A livello provinciale, si osservano differenze tra il Materano e il Potentino. Nella provincia di Matera, sono state aperte 1.021 nuove aziende, a fronte di 834 cessazioni, portando a un saldo positivo di 187 unità e una crescita del 0,88%. Nel Potentino, invece, sono state 1.711 le aperture e 1.563 le cessazioni, con un saldo di +148 e una crescita dello 0,39%. Questi dati evidenziano come le fondamenta economiche della Basilicata siano rinvigorite da un numero crescente di piccole e medie imprese, fatti che potrebbero suggerire una maggiore imprenditorialità e intraprendenza tra gli abitanti.

Riflessioni sul futuro imprenditoriale della Basilicata

L’andamento mostrato dalla Basilicata nel 2024 offre motivi di ottimismo per il futuro economico della regione. La presenza di attività imprenditoriali in tutti i comuni non solo stimola l’occupazione locale, ma arricchisce anche il panorama economico, promuovendo la diversificazione e l’innovazione. Le politiche attuate a supporto delle nuove imprese potrebbero incoraggiare ulteriormente l’intraprendenza dei cittadini lucani, facendo della Basilicata un modello di sviluppo da seguire.

Il contesto competitivo in cui operano le nuove attività dovrà essere monitorato costantemente per garantire che queste possano prosperare anche in futuro. Sarà fondamentale continuare a supportare le iniziative imprenditoriali e stimolare un ambiente economico che favorisca crescita sostenibile e sviluppo, contribuendo così a una maggiore coesione sociale e alla valorizzazione delle risorse locali.

Ultimo aggiornamento il 23 Gennaio 2025 da Armando Proietti

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