Bce riduce i tassi di interesse: impatto sui mutui e previsioni per il 2025

Bce riduce i tassi di interesse: impatto sui mutui e previsioni per il 2025

Bancad’Italia riduce i tassi di interesse, portando a un abbassamento delle rate dei mutui variabili. Le famiglie italiane possono risparmiare, ma la scelta tra tasso fisso e variabile resta cruciale.
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Bce riduce i tassi di interesse: impatto sui mutui e previsioni per il 2025 - Gaeta.it

Negli ultimi mesi, la BANCAD’ITALIA ha preso una decisione cruciale, abbassando i tassi di interesse di 25 punti base. Questa misura avrà conseguenze significative per le famiglie italiane che hanno acceso mutui a tasso variabile. Facile.it ha stimato che, in seguito a questa manovra, le rate mensili dei mutui potrebbero calare di circa 18 euro nei prossimi tempi. Andiamo ad analizzare nel dettaglio cosa significa questa riduzione e quali sviluppi ci attendono nel futuro.

Cosa è successo nel 2024

L’anno 2024 si è rivelato un periodo di fluttuazioni per i tassi d’interesse, specialmente nel secondo semestre. Con l’avvio della riduzione dei tassi da giugno in poi, molte famiglie hanno potuto tirare un sospiro di sollievo, soprattutto quelle con mutui a tasso variabile. Sebbene il calo delle rate sia apprezzabile, Facile.it sottolinea che i benefici risultano ancora marginali, specialmente se si considera l’andamento dei tassi nelle annate precedenti. A partire da gennaio 2024, la rata media di un mutuo standard ha visto una diminuzione di ben 66 euro, passando da 748 euro a 682 euro. Tuttavia, questi valori risultano ancora molto lontani dai 456 euro di inizio 2022.

In questo scenario, molti hanno scelto di surrogare il proprio mutuo, passando da un tasso variabile a uno fisso per ottenere condizioni più vantaggiose. Gli esperti di Facile.it evidenziano che i tagli dei tassi da parte della Bce hanno anche consentito a coloro che hanno mantenuto il tasso variabile di risparmiare, anche se in misura inferiore.

Le previsioni per il 2025

Recenti analisi hanno permesso di delineare le prospettive per il mercato dei tassi variabili nel 2025. Dallo studio dei Futures sugli Euribor, aggiornati al 6 dicembre 2024, emerge una tendenza alla continua discesa dei tassi, soprattutto nel primo semestre dell’anno. Le attese di mercato suggeriscono che l’Euribor a 3 mesi potrebbe scendere sotto il 2% entro giugno 2025. Se tali previsioni si avverassero, la rata di un mutuo medio potrebbe toccare i 612 euro entro giugno, con la possibilità di scivolare sotto i 600 euro a dicembre, portando a una riduzione complessiva di circa 80 euro rispetto ai livelli attuali.

Meglio tasso fisso o variabile?

Alla luce dell’attuale situazione, la scelta tra tasso fisso e tasso variabile richiede un’attenta valutazione. Sebbene ci siano segnali di discesa per i tassi variabili, in questo momento risultano meno competitivi rispetto a quelli fissi. Analizzando le migliori offerte online, Facile.it evidenzia che i tassi fissi partono da un TAN di 2,49%, il che si traduce in una rata mensile di 564 euro. D’altra parte, le offerte per i mutui variabili partono da un TAN di 3,68%, con una rata iniziale di 635 euro. I dati parlano chiaro: al momento, optare per un mutuo a tasso fisso appare essere la scelta più vantaggiosa per molti.

Ultimo aggiornamento il 12 Dicembre 2024 da Laura Rossi

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