Bella Ramsey, nota al pubblico per il suo ruolo nella serie HBO “The Last of Us”, ha recentemente condiviso una parte intima della sua vita, svelando la diagnosi di autismo. Questa novità è emersa nel corso di un’intervista con British Vogue, in cui la giovane attrice ha spiegato come un membro della troupe le abbia fatto notare alcuni segnali riconducibili allo spettro autistico. La rivelazione ha avuto un impatto significativo sulla vita e sulla carriera di Ramsey, che ha descritto l’esperienza come liberatoria, aprendo nuove strade di comprensione verso se stessa e il suo modo di affrontare il mondo.
La diagnosi di autismo e il percorso di accettazione
Durante le riprese della prima stagione di “The Last of Us”, Bella Ramsey ha ricevuto la diagnosi di autismo, un momento che ha rappresentato per lei un cambio di rotta. Come ha chiarito nel suo racconto, l’osservazione casuale da parte di un membro della produzione, che ha una figlia autistica, ha acceso un campanello d’allarme su una possibile condizione di neurodiversità. Questo, unito al suggerimento di seguire una valutazione psichiatrica formale, ha portato Ramsey a scoprire una verità su se stessa che, fino ad allora, le era rimasta sfuggente.
Nel colloquio, la giovane attrice ha raccontato di aver sempre percepito una certa “stranezza” nella sua interazione con il mondo e di aver spesso sperimentato sentimenti di isolamento. Con la diagnosi, ha riscontrato un senso di sollievo, riconoscendo che alcune sfide quotidiane, che per altri possono risultare banali, per lei rappresentano ostacoli considerevoli. Questa consapevolezza ha contribuito a creare in Ramsey un approccio più gentile verso se stessa.
L’impatto dell’autismo sulla carriera di attrice
Bella Ramsey ha parlato del suo modo di relazionarsi con gli altri e come questo si rifletta anche nel suo lavoro di attrice. Ha sottolineato l’importanza di osservare e apprendere dai comportamenti altrui per migliorare le proprie abilità sociali, un processo che ha impattato positivamente anche sulle sue performance artistiche. La recitazione, infatti, richiede non solo una padronanza della propria voce e fisicità, ma anche una comprensione profonda del linguaggio del corpo e delle emozioni umane, aspetti che Ramsey ha dovuto apprendere in modo più coscienzioso.
Inoltre, l’ambiente ben strutturato che il set di un film o di una serie offre si è rivelato un elemento stabilizzante per l’attrice. Sapere in anticipo cosa indossare, come muoversi e quando essere sul posto aiuta a soddisfare la necessità di stabilità, rendendo l’interazione sociale resistente all’incertezza.
I segnali e le sfide quotidiane
Bella Ramsey ha evidenziato come il suo ingresso nel mondo dell’intrattenimento abbia coinciso con una crescente consapevolezza delle difficoltà sensoriali che una persona nello spettro autistico può sperimentare. Tra queste, la giovane attrice ha citato l’iperconsapevolezza delle microespressioni e del linguaggio del corpo degli altri, che può risultare travolgente. La diagnosi di autismo non è stata solo un’etichetta, ma ha offerto a Ramsey gli strumenti per riconoscere e affrontare queste difficoltà in modo più efficace.
In un contesto sociale, le interazioni possono risultare impegnative per chi vive nell’autismo, nonostante gli sforzi per trovare un equilibrio. L’esperienza di Ramsey arricchisce la comprensione sull’autismo e mostra come anche figure pubbliche possano affrontare e parlare delle loro sfide, contribuendo a una maggiore accettazione e consapevolezza nella società.
Bella Ramsey continua a lavorare nel suo campo, pronta a tornare sullo schermo con la seconda stagione di “The Last of Us”, che sarà disponibile dal 13 aprile su Sky e NOW. L’attesa per i nuovi episodi è palpabile, e la sua storia personale aggiunge una nuova dimensione al suo personaggio e alle sue interpretazioni.