Bergoglio e la sua passione per i sapori semplici: dalla rotta argentina alla pizza italiana

Bergoglio e la sua passione per i sapori semplici: dalla rotta argentina alla pizza italiana

Papa Francesco condivide il suo amore per la cucina semplice e tradizionale, unendo sapori argentini e italiani come pizza e mate, valorizzando la convivialità e la condivisione anche nei momenti di difficoltà.
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Papa Francesco ama la cucina semplice e tradizionale, con un affetto particolare per la pizza italiana e i sapori argentini come il mate e le empanadas. Per lui il cibo è un momento di condivisione e legame con le proprie radici. - Gaeta.it

Papa Francesco ha spesso parlato del suo rapporto con il cibo, rivelando gusti semplici e autentici. Nato e cresciuto in Argentina, ha portato con sé numerosi sapori della sua terra, ma ha trovato un vero amore nel piatto simbolo dell’Italia: la pizza. Il suo rapporto con la tavola è stato spesso raccontato, anche in momenti pubblici e privati, mostrando un uomo profondamente legato agli alimenti che lo riportano alle sue radici e alle relazioni umane.

i gusti alimentari di papa francesco tra semplicità e tradizione

Bergoglio non ha mai amato i piatti troppo complicati o elaborati. Durante la sua vita a Roma, ha preferito piatti più umili e popolari, riflettendo la sua origine e il suo carattere. Ha fatto conoscere al pubblico italiano il mate, una bevanda tipica argentina simile a un tè, che ha spesso bevuto negli incontri ufficiali e privati. Il mate lo collegava alla sua terra e alle abitudini di casa, un rito antico che lo aiutava a mantenere un legame affettivo con le sue radici.

un amore per la pizza e la semplicità

Particolarmente affezionato alla cucina semplice, Papa Francesco ha elogiato spesso la pizza, tanto da ammettere che quel che gli mancava di più della vita fuori dal Vaticano era proprio “uscire per andare in pizzeria”. Negli incontri con i fedeli e in alcune occasioni informali i giornalisti hanno ricordato aneddoti in cui il Papa, senza apparire formale, si concedeva momenti di quotidianità davanti a una fetta di pizza preparata da un cuoco napoletano. Questi momenti lo mostravano come un uomo normale, che trova conforto in sapori conosciuti senza bisogno di formalità.

l’importanza della tavola nelle riflessioni di papa francesco

La tavola ha rappresentato, per Jorge Mario Bergoglio, qualcosa di più di un semplice luogo dove consumare il cibo. Nel corso di una udienza generale nel gennaio 2024, ricordò come “il Messia lo vediamo spesso a tavola”, indicando nelle convivialità un momento di incontro umano e spirituale. Nella sua vita e nel ministero pontificio la cena e il pranzo hanno avuto un valore simbolico e reale.

la condivisione come valore

Il Papa ha raccontato con piacere anche il suo gradimento per il film “Il pranzo di Babette”, che narra di come una donna spenda tutto per preparare un pasto che esprime amore verso gli altri. Questa storia bene rappresenta il valore della condivisione che Bergoglio ha sempre voluto trasmettere, anche attraverso la sua attenzione verso il cibo semplice ma condiviso. La gestualità quotidiana del mangiare bene insieme è un invito alla comunione e alla cura reciproca.

le sfide della salute e le restrizioni alimentari a roma

Non tutto è stato facile sul piano alimentare per il Papa argentino. Nel passaggio da Buenos Aires a Roma, Bergoglio ha dovuto fare i conti con il peso e le abitudini diverse. L’immobilità e la cucina diversa hanno portato a qualche problema di salute, con un aumento di peso non trascurabile. Per questo ha dovuto affrontare diete restrittive, spesso composte da piatti molto leggeri come pesce bollito e riso, sacrificando il piacere del cibo per il bene del corpo.

La vita nel Vaticano, con meno possibilità di passeggiare e muoversi come faceva in patria, ha influito sulla sua forma fisica. Eppure, nonostante le difficoltà, Francesco continuava a preferire un’alimentazione schietta e popolare, senza abbandonare i piatti che lo riportavano a casa. La sua determinazione a mantenere quei gusti, anche se a fronte di sacrifici, sottolinea la coerenza tra la persona e il suo passato.

i dolci e le tradizioni della tavola: cioccolata, crostate e gelati

Oltre agli ingredienti salati, Papa Francesco ha sempre nutrito molto affetto per i dolci. Era noto il suo amore per la cioccolata, tanto che durante le festività pasquali riceveva uova di cioccolato gigantesche da varie parti d’Italia. Preferiva anche crostate, i maritozzi con la panna e i gelati, dolci che rivelano un gusto semplice e genuino, non eccessivamente ricercato.

Si racconta inoltre che portasse sempre con sé caramelle, da distribuire a bambini durante le udienze o gli eventi. Questi piccoli gesti raccontano una figura vicina e attenta, che nei dettagli sa cogliere occasioni di conforto e vicinanza. I dolci non erano solo cibo per Bergoglio, ma porte per momenti di condivisione e tenerezza.

la presenza del cibo argentino nei piatti di papa francesco a roma

Non è mancata, nel menù di Francesco, la memoria dei sapori della sua Argentina. Oltre al mate, bevuto con la tipica cannuccia in molti momenti, il Papa amava le empanadas, piccoli fagottini ripieni di carne o altri ingredienti che ricordano le tradizioni culinarie del Sudamerica. Questi piatti venivano spesso preparati dalle comunità latinoamericane presenti a Roma.

un incontro speciale durante le udienze

Un episodio particolare riguarda un gruppo di ragazze trans latinoamericane che ogni mercoledì raggiungevano la città per partecipare all’udienza generale, accompagnate da un parroco. Bergoglio le accoglieva con rispetto e gentilezza, apprezzando la loro offerta di empanadas fatte in casa, che per lui rappresentavano un legame con i sapori dell’infanzia. È un gesto che racconta molto della disponibilità umana e della cura verso chi vive situazioni di marginalità.

momenti informali e aneddoti sul rapporto di bergoglio con il cibo

Papa Francesco ha mostrato spesso un lato quasi informale riguardo i suoi gusti alimentari. Nel viaggio apostolico in Lussemburgo nel settembre 2024 si concesse un blitz informale per un caffè espresso, gesto che commentò scherzando con i giornalisti, promettendo che alla prossima occasione sarebbe andato in pizzeria. Questi dettagli mettono in luce un uomo con piccoli desideri quotidiani, in equilibrio tra una vita pubblica intensa e quello che rimane della spontaneità personale.

Anche nei momenti ufficiali Bergoglio cercava di mantenere un contatto diretto con le persone, sedendosi con i volontari e gustando insieme a loro la pizza che un maestro chef napoletano aveva preparato appositamente. Il cibo si trasformava così in un ponte, capace di avvicinare chi ha ruoli molto diversi nella società.

In definitiva, il racconto dei gusti di Papa Francesco mostra una figura che trova nella semplicità una forma di autenticità, mantenendo vive le tradizioni e mettendo in tavola la sua storia personale e culturale.

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