Bianca Balti a Sanremo 2025 e la diagnosi di tumore ovarico
Bianca Balti, celebre modella italiana, si prepara a tornare sul palco di Sanremo 2025 come co-conduttrice, affrontando nel frattempo una dura battaglia contro il tumore ovarico al terzo stadio. La diagnosi, arrivata nei mesi scorsi, ha rivelato una forma avanzata della malattia, caratterizzata dalla possibile diffusione del cancro agli organi pelvici.
L’insorgenza della patologia è stata accompagnata da sintomi inizialmente aspecifici, come dolori addominali e gonfiore, ai quali si sono aggiunti cambiamenti nelle abitudini intestinali e nella minzione. La modella, che risiede negli Stati Uniti, è stata operata e segue attualmente un percorso terapeutico mirato.
Il legame con la mutazione BRCA1 e la prevenzione
Bianca Balti ha reso noto di essere portatrice della mutazione BRCA1, un’alterazione genetica ereditaria che aumenta il rischio di sviluppare il cancro al seno e alle ovaie. Questo stesso gene ha segnato la storia della sua famiglia: sua zia è scomparsa a 39 anni a causa di un tumore al seno metastatico, mentre sua madre ha combattuto un mieloma.
Consapevole del rischio, già nel dicembre 2022, la modella aveva deciso di sottoporsi a una doppia mastectomia preventiva, un intervento che riduce significativamente le possibilità di sviluppare il cancro al seno. Aveva inoltre manifestato l’intenzione di procedere con l’asportazione delle ovaie, ma purtroppo la malattia è stata più rapida, portando alla scoperta del tumore al terzo stadio nel settembre 2024.
Cos’è la mutazione BRCA1 e perché aumenta il rischio di tumore
Il gene BRCA1 (acronimo di BReast CAncer gene 1) è un oncosoppressore, il cui ruolo è quello di riparare i danni al DNA e prevenire la formazione di cellule tumorali. Ogni persona possiede due copie di questo gene, ereditate dai genitori. Tuttavia, chi presenta una mutazione patogena di BRCA1 ha un rischio notevolmente più alto di sviluppare diverse neoplasie.
Ad esempio, le donne con questa mutazione hanno un rischio compreso tra il 45% e l’85% di sviluppare il tumore al seno, con una probabilità del 39% di sviluppare un tumore ovarico. Anche gli uomini possono essere colpiti: la mutazione BRCA2 è associata a un 6% di rischio di tumore al seno maschile, rispetto all’1% di chi presenta una mutazione BRCA1.
Sintomi da non sottovalutare
La mutazione BRCA1 in sé non provoca sintomi, ma predispone a tumori che spesso si sviluppano senza segnali chiari nelle fasi iniziali. Per il cancro al seno, alcuni campanelli d’allarme includono:
- Presenza di noduli nel seno o sotto le ascelle
- Cambiamenti nella forma e consistenza del seno
- Dolore o sensibilità anomala
Nel caso del tumore ovarico, invece, i sintomi tendono a essere meno specifici e comprendono:
- Gonfiore addominale persistente
- Meteorismo e senso di pienezza
- Minzione frequente
- Dolori addominali
- Sanguinamento anomalo (nelle fasi avanzate)
Trattamenti e terapie per i tumori da mutazioni BRCA
Il trattamento del cancro associato alle mutazioni BRCA1 varia a seconda della sede e dello stadio della malattia. Per il tumore al seno, ad esempio, esistono terapie mirate come gli inibitori PARP, farmaci che bloccano l’azione di un enzima chiave nella riparazione del DNA tumorale. Tra questi troviamo:
- Olaparib (Lynparza)
- Rucaparib (Rubraca)
- Niraparib (Zejula)
- Talazoparib (Talzenna)
Per il tumore ovarico, oltre alla chemioterapia tradizionale, vengono impiegati farmaci come il cisplatino, che si è dimostrato particolarmente efficace nelle pazienti con mutazioni BRCA1 o BRCA2.
L’importanza della prevenzione genetica
La possibilità di sottoporsi a test genetici per BRCA1 e BRCA2 rappresenta una strategia fondamentale per individuare precocemente il rischio e adottare misure preventive, come la chirurgia profilattica.
Bianca Balti ha condiviso apertamente la sua esperienza, trasformando la malattia in una consapevolezza più profonda della vita. “È un’esperienza che mi ha fatto amare molto di più la vita” ha dichiarato, sottolineando come la prevenzione sia una chiave cruciale nella lotta contro i tumori ereditari.