Con la chiusura della stagione sciistica 2024-2025, è tempo di analizzare l’operato dei carabinieri in Trentino. Quest’anno, il Comando Provinciale ha sfoderato un impegno significativo, con circa 70 carabinieri sciatori distribuiti su 29 località , fra cui spiccano le famose Campiglio, Fassa, Tonale e Folgaria. Le priorità sono state sia il soccorso che la vigilanza, una combinazione necessaria per garantire la sicurezza sulle piste.
Attività di soccorso: un anno in numeri
Il settore del soccorso ha visto un incremento notevole rispetto alla stagione scorsa. Sono stati registrati ben 3032 interventi, con una suddivisione del 53% riguardante i maschi e il restante 47% le femmine. Rispetto alla stagione precedente, questo dato evidenzia un aumento, che può considerarsi in linea con il buon andamento della stagione turistica. Di questi interventi, 106 hanno richiesto l’intervento di un’elicottero per il trasporto dei feriti.
Sfortunatamente, anche in questa stagione ci sono stati incidenti mortali. Due persone hanno perso la vita: un cittadino tedesco a causa di una valanga sul ghiacciaio Presena e un escursionista inglese, rinvenuto senza vita a Pelugo. Sono stati registrati 3114 incidenti complessivi, con solo 11 incidenti derivanti da collisioni con ostacoli fissi. Questo dato indica la capacità dei consorzi trentini di gestire in modo responsabile la sicurezza dei tracciati.
L’importanza della vigilanza e della prevenzione
Accanto al soccorso, l’attività di vigilanza ha rivestito un ruolo fondamentale. Le pattuglie dell’Arma hanno collaborato alla supervisione delle misure di sicurezza. Con l’aumento dei turisti, le misure preventive sono diventate cruciali. È interessante notare che i casi di collisione tra sciatori sono aumentati, passando dal 12,5% della stagione scorsa al 14% di quest’anno. Questo incremento è spiegabile con l’afflusso crescente di sciatori, soprattutto giovani.
La fascia di età più colpita dagli infortuni è rappresentata dai ragazzi tra gli 11 e i 20 anni, che costituiscono oltre un quinto del totale degli incidenti. Questo dato fa riflettere sulle pratiche di sicurezza e sulla necessità di formazione per i giovani sciatori, suggerendo che le scuole di sci e le strutture ricreative potrebbero intensificare gli sforzi per educare e informare i più giovani sulle buone pratiche da seguire sulle piste.
Riflessioni sulla stagione: bilancio finale
Il bilancio della stagione sciistica 2024-2025 in Trentino si presenta complesso. Da un lato, i dati sugli incidenti mostrano un significativo impegno dei carabinieri e una gestione responsabile da parte delle realtà coinvolte nella cura delle piste. Dall’altro, i casi di incidenti mortali e l’aumento degli infortuni tra i giovani sciatori richiedono attenzione e sforzi continui per migliorare i livelli di sicurezza.
In sintesi, con una stagione caratterizzata da un grande afflusso di turisti e operazioni di soccorso attive, il Trentino propone un modello di gestione della sicurezza sulle piste che, seppur positivo in molti aspetti, invita a riflessioni e miglioramenti per il futuro.