Bilancio regionale 2025-2027: il Gruppo Pd critica severamente la gestione Acquaroli

Bilancio regionale 2025-2027: il Gruppo Pd critica severamente la gestione Acquaroli

Il dibattito sul Bilancio di previsione 2025-2027 delle Marche si intensifica, con il Partito Democratico che critica l’immobilismo della giunta Acquaroli e propone emendamenti per affrontare le emergenze regionali.
Bilancio regionale 2025 20273A Bilancio regionale 2025 20273A
Bilancio regionale 2025-2027: il Gruppo Pd critica severamente la gestione Acquaroli - Gaeta.it

Il Bilancio di previsione per il periodo 2025-2027 della Regione Marche si appresta a essere al centro di un acceso dibattito politico. Il Gruppo del Partito Democratico, con a capo Anna Casini, ha sollevato forti critiche nei confronti dell’attuale gestione regionale, evidenziando i difetti e le carenze che caratterizzano il documento finanziario in discussione. La conferenza stampa tenutasi a Palazzo delle Marche ha messo in luce una visione negativa sul futuro economico e sociale della regione.

Le accuse del Pd: immobilismo e mancanza di risorse

Secondo i consiglieri del Pd e la segretaria regionale Chantal Bomprezzi, il bilancio proposto non solo riflette un fallimento del modello gestionale delle Marche, ma evidenzia anche una “bocciatura senza appello” per l’operato della giunta Acquaroli. Questa giunta è accusata di immobilismo e mancanza di visione, poiché le situazioni di povertà, disoccupazione e chiusura delle imprese sono in continua crescita. La giunta, secondo i democratici, non ha fatto altro che contribuire al degrado delle nostre aree interne, trascurando il benessere dei cittadini e limitando le opportunità per le categorie più vulnerabili.

Lamentano anche una carenza di finanziamenti significativi da parte del governo centrale, che ha ignorato richieste di sostegno per la riduzione della povertà e il potenziamento della sanità e dei servizi sociali. Il Sud delle Marche, in particolare, è visto come un territorio dimenticato, con risorse appena sufficienti a garantire la sopravvivenza di piccole iniziative piuttosto che un’autentica ripresa economica. Il Pd sottolinea che la Regione sta vivendo un clima di crisi profonda, con il rischio di trasformarsi nella “regione dei record negativi”.

Le principali questioni: sanità e trasporto pubblico

Uno dei punti focali della discussione è il settore della sanità, che sembra essere abbandonato dalla giunta regionale. I consiglieri dem hanno sollevato preoccupazioni riguardo la non attuazione della riforma del sistema sanitario, e questo si traduce in inefficienze e disservizi che penalizzano gravemente i cittadini. Da oltre un anno, l’attuazione dell’atto aziendale, che rappresenta la base della programmazione della sanità a livello locale, è rimasta bloccata. Tale ritardo ha condotto a tempi di attesa sempre più lunghi per i servizi sanitari, un problema che sta diventando insostenibile per molte famiglie marchigiane.

Anche nel settore dei trasporti, il bilancio lascia diverse perplessità. Le Marche continuano a ricevere una porzione irrisoria del fondo nazionale, e si prevede che questo potrebbe anche diminuire ulteriormente. Le implicazioni di queste scelte gestionali ricadono sui cittadini più fragili, come studenti, anziani e pendolari, amplificando ulteriormente la sensazione di isolamento e abbandono, specialmente nelle aree interne della regione.

Zero risorse per investimenti e progetti culturali

La mancanza di risorse per investimenti in infrastrutture viene denunciata con forza dai rappresentanti del Pd, i quali evidenziano come il bilancio nazionale non preveda alcun fondo per programmi di sviluppo, il che ha un impatto diretto sulla crescita delle Marche. La criticità di questa situazione è accentuata dal poco sostegno ricevuto per la ricostruzione dopo i terremoti che hanno colpito la regione. L’assegnazione di soli 5 milioni di euro, cifra nettamente insufficiente, è considerata una beffa rispetto alle necessità reali del territorio.

In questo contesto, anche il sostegno per iniziative culturali e turistiche è carente. Micaela Vitri ha sottolineato come ci siano stati investimenti ingiustificati verso progetti più lontani da un atteggiamento inclusivo nei confronti dei territori marchigiani, come nel caso del contributo per la candidatura di Norcia a Capitale europea della Cultura 2033. Viene chiesto un cambio di rotta, con un appello a riservare i fondi disponibili a città marchigiane come Pesaro, che hanno programmi culturali capaci di attrarre visitatori e valorizzare le specificità locali.

Le proposte di emendamento del Pd

Il Partito Democratico è già al lavoro per presentare una serie di emendamenti al bilancio, tra i quali figurano proposte corpose per fronteggiare le difficoltà economiche delle Marche. Carancini ha anticipato risorse mirate per le residenze sanitarie assistenziali, per un fondo affitti, e per il sostegno delle università marchigiane, tutte aree particolarmente colpite dalle misure di taglio numero e beneficio previsti dal bilancio attuale.

Questi emendamenti sono progettati per rispondere alle criticità più gravi che affliggono il territorio. Viene richiesta una maggiore attenzione verso le famiglie in difficoltà, le giovani generazioni e gli studenti, affinché si possa garantire un futuro più luminoso a tutti i marchigiani, specialmente in un momento così delicato della storia della regione.

La battaglia del Pd continua, con l’obiettivo di ridare forza e voce ai cittadini marchigiani, con una gestione che possa finalmente rispondere alle aspettative di crescita e sviluppo, creando un ambiente più inclusivo e giusto per tutti.

Ultimo aggiornamento il 20 Dicembre 2024 da Laura Rossi

Change privacy settings
×