Un importante traguardo della ricerca scientifica sarà presentato a Lille, in Francia, il 3 e 4 dicembre. Durante la tredicesima edizione di Biofit, una delle manifestazioni più significative nel campo delle scienze della vita in Europa, verrà svelato un biosensore brevettato da Biogem. Questa tecnologia, sviluppata nel laboratorio del centro di ricerca genetica di Ariano Irpino, promette di rivoluzionare la diagnosi e la prognosi dei tumori laringei grazie alle sue caratteristiche innovative e al suo costo contenuto.
La genesi del biosensore
Il biosensore per la diagnosi del tumore laringeo è il risultato del lavoro congiunto di un team di esperti, ispirato dalla necessità di migliorare le metodologie diagnostiche esistenti. Ideato nei primi mesi del 2023 e guidato dal professor Michele Caraglia, il progetto ha visto la partecipazione attiva del laboratorio di oncologia molecolare. La sintesi di questa tecnologia è avvenuta all’interno del laboratorio del centro di ricerca di Ariano Irpino, presieduto da Ortensio Zecchino, il cui obiettivo è sempre stato quello di sviluppare soluzioni efficaci per affrontare le patologie oncologiche.
Grazie a ricerche approfondite e collaborazioni tra diversi esperti, il biosensore ha preso forma come uno strumento analitico di facile utilizzo, progettato per essere usa e getta. Questo approccio non solo contribuisce a mantenere bassi i costi di produzione, ma aumenta anche l’accessibilità per strutture sanitarie di vario tipo, specialmente nei settori dove le risorse potrebbero essere limitate. Una delle sfide principali affrontate dal team è stata quella di garantire una tecnologia compatibile con i processi produttivi industriali, riuscendo a coniugare efficacia e sostenibilità economica.
Caratteristiche e applicazioni del biosensore
Il biosensore offre un’analisi rapida e precisa, essenziale per le diagnosi iniziali e per il monitoraggio delle condizioni di salute dei pazienti affetti da tumore laringeo. Come spiegato dal professor Caraglia, questa innovativa soluzione fornisce un supporto analitico a basso costo per identificare e prevedere la progressione di varie patologie. Le sue applicazioni possono estendersi oltre il solo ambito oncologico, coprendo un’ampia gamma di malattie, il che aumenta notevolmente il suo potenziale di mercato.
I costi di produzione “molto bassi” rappresentano un punto di forza non trascurabile per questo dispositivo, che mira a competere direttamente con altre tecnologie di diagnosi più costose e complesse. I vantaggi economici, uniti all’efficacia diagnostica, possono permettere l’introduzione del biosensore in ospedali e cliniche, aumentando la disponibilità di strumenti di diagnosi precoce e riducendo i tempi di attesa per i pazienti.
Infine, la compatibilità della tecnologia con la grande produzione industriale rappresenta un ulteriore vantaggio per il mercato biomedicale. Questo apre la porta a future collaborazioni commerciali e alla possibilità di scalare la produzione, così da rispondere alle crescenti esigenze del settore sanitario.
L’importanza di Biofit per l’innovazione scientifica
Biofit 2023 si conferma una piattaforma fondamentale per le innovazioni nel settore delle scienze della vita. Questo evento non solo raccoglie ricercatori, industrie e operatori del settore, ma crea anche opportunità di networking e scambio di idee. La presentazione del biosensore per la diagnosi del tumore laringeo rappresenta un momento cruciale per Biogem e per il team di esperti che ha lavorato a questo progetto.
Le aspettative sono alte, dato il crescente interesse verso le soluzioni innovative in ambito sanitario. Biofit offre la visibilità necessaria per mostrare i risultati di mesi di ricerca e sviluppo e per attivare sinergie rivolte all’implementazione di questa nuova tecnologia nei protocolli clinici. Questa manifestazione potrebbe segnare non solo un punto di arrivo, ma un nuovo inizio per futuri sviluppi e collaborazioni nel campo della diagnosi e della cura delle patologie oncologiche.
Ultimo aggiornamento il 28 Novembre 2024 da Sara Gatti