Un’operazione di grande rilevanza ha portato all’arresto di dieci individui riconducibili a una rete di traffico di sostanze stupefacenti nella provincia di Fermo. Gli arrestati, di nazionalità albanese, marocchina e algerina, sono accusati di trafficking, con particolare riferimento alla cocaina e, in misura minore, all’hashish. Questo intervento dei Carabinieri rappresenta un’importante iniziativa contro il crimine organizzato e il traffico di droga nella regione.
Il blitz dei carabinieri e il coinvolgimento delle forze speciali
Un’operazione coordinata
All’alba di oggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Fermo hanno eseguito un blitz mirato culminato nell’arresto di dieci persone. L’operazione ha beneficiato dell’appoggio di diverse unità specializzate, tra cui i Nuclei Cinofili di Pesaro Urbino e il Nucleo Elicotteri di Pescara. Coordinati dalla Procura di Fermo, gli agenti hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, che ha segnato una tappa decisiva nella lotta al traffico di sostanze stupefacenti.
Il ruolo delle unità specializzate
L’intervento ha visto combattere insieme diversi reparti, evidenziando il lavoro sinergico delle forze dell’ordine nel combattere il traffico di droga. I Nuclei Cinofili, ad esempio, hanno fornito un contributo fondamentale nella fase di perquisizioni, riuscendo a identificare e confiscare quantitativi significativi di stupefacenti. La presenza degli elicotteri ha permesso di monitorare il territorio in modo capillare, fornendo un supporto aereo che ha rivelato spostamenti e attività sospette.
Il sodalizio criminale: struttura e modalità operative
La rete di spaccio
L’indagine, avviata nell’inverno del 2022 dal Reparto Operativo – Nucleo Investigativo di Fermo, ha svelato l’esistenza di un’organizzazione composta da almeno 18 membri attivi nella provincia. Questa rete si specializzava nello spaccio di cocaina, gestendo un sistema di distribuzione che abbracciava vari comuni. Non solo porto Sant’Elpidio e Monturano, ma anche cittadine come Civitanova Marche e Fermo erano nel mirino degli spacciatori, che operavano in modo capillare e strutturato.
Le tecniche di evasione
Per eludere le forze dell’ordine, il gruppo ha adottato tecniche sofisticate di vendita. Gli spacciatori operavano principalmente su ordinazione, garantendo un’alimentazione costante della domanda. In alcuni casi, fornivano anche un “servizio a domicilio,” una modalità che ha complicato ulteriormente le attività investigative. Questo approccio mirato ha contribuito a mantenere il traffico di droga attivo, nonostante il crescente numero di operazioni condotte dalle autorità .
Precedenti arresti e operazioni collegate
L’operazione “Underground”
L’operazione di oggi si inserisce in un contesto più ampio di interventi mirati al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti nella regione. Già nel marzo 2023, l’operazione “Underground” aveva portato all’arresto di otto degli attuali tredici indagati. Questo operazione aveva messo in luce una rete di spaccio di cocaina, segnalando una preoccupante diffusione del fenomeno nella provincia.
L’operazione “Retail”
Un’altra operazione significativa è stata condotta nell’estate scorsa, denominata “Retail,” che ha coinvolto ulteriori nove indagati tra italiani e albanesi. Anche in questo caso, alcuni membri del gruppo presentavano già precedenti penali, facendo emergere un quadro complesso di criminalità organizzata. Le autorità continuano a monitorare l’andamento del fenomeno, con l’obiettivo di ridurre progressivamente l’impatto di tali reti sul territorio.
Questo susseguirsi di operazioni dimostra la determinazione delle forze dell’ordine nel contrastare un fenomeno che, purtroppo, sembra ben radicato in alcune aree della provincia di Fermo.