Blitz contro la cosca Martino: arresti e rivelazioni sul potere mafioso a Crotone

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Blitz contro la cosca Martino: arresti e rivelazioni sul potere mafioso a Crotone - Fonte: Ansa | Gaeta.it

Le recenti indagini della DDA di Catanzaro hanno portato a un'operazione di vasta portata contro la cosca Martino a Crotone. Durante una conferenza stampa, il procuratore facente funzioni Vincenzo Capomolla ha illustrato i dettagli dell'operazione Sahel, che ha comportato arresti e rivelazioni allarmanti sullo stato della criminalità organizzata nella regione. Vito Martino, figura centrale del clan e marito di Veneranda Verni, ha avuto un ruolo significativo nella rimotivazione della cosca dopo il fallito pentimento di Nicolino Grande Aracri.

L'operazione Sahel e gli arresti effettuati

L'operazione Sahel, condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Crotone, ha portato a misure cautelari per 31 persone: 15 in carcere, 7 agli arresti domiciliari e l'obbligo di dimora per 9 indagati. L'inchiesta, avviata nell’ottobre 2020, ha rivelato un cambiamento significativo negli assetti della cosca cutrese, legato al tentativo di collaborazione di Nicolino Grande Aracri, il boss della cosca di Cutro. Queste rivelazioni sono emerse durante le operazioni di investigazione, che hanno messo in luce le reazioni interiori all’interno della consorteria mafiosa.

Il comandante provinciale dei carabinieri di Crotone, Raffaele Giovinazzo, ha condensato l'essenza dell'operazione dichiarando che "la cosca si è rinvigorita attorno a Vito Martino, attualmente detenuto, il quale ha mantenuto il controllo del clan anche dall'interno del carcere." Attraverso la moglie Verni, Martino continuava a impartire ordini e a scambiare comunicazioni con i sodali, dimostrando che le dinamiche mafiose in atto a Crotone non si erano affatto affievolite.

Il ruolo delle donne nella cosca Martino

Un aspetto significativo emerso dalle indagini è stato il ruolo determinante delle donne nel perpetuare le attività criminali del clan Martino. Veneranda Verni, moglie di Vito Martino, non soltanto ha smistato i messaggi del marito, ma ha anche svolto funzioni di mediazione e risoluzione delle controversie. Questo fenomeno è stato evidenziato da diversi ufficiali, tra cui il colonnello Giovinazzo, che ha rimarcato come "il potere femminile stesse prendendo piede nel contesto mafioso."

L'importanza del contributo delle donne è un dato di fatto che si riflette anche nella struttura di comando della cosca, dove non è raro che le donne rivestano ruoli strategici. Le investigazioni hanno rivelato che l'arresto di Verni non ha intaccato l'efficacia operativa del clan, il quale ha continuato ad agire con determinazione e con una rinnovata strategia. La creazione di legami tra membri attivi del clan ha servito a mantenere la stabilità interna, anche durante fasi di forte incertezza.

Attività illecite: estorsioni e traffico di stupefacenti

Le indagini hanno accertato un’ampia gamma di attività illecite perpetrate dalla cosca Martino, che si è ripresa dalle turbolenze interne legate al pentimento di Grande Aracri. Le estorsioni sono uno degli ambiti principali dove la cosca ha esercitato il proprio potere, con sei episodi di estorsione documentati attraverso minacce e richieste di danaro. Nonostante questi atti, il comandante del reparto operativo, Angelo Maria Pisciotta, ha sottolineato la mancanza di denunce da parte delle vittime, attributi a un clima di paura e intimidazione persistente in regione.

In parallelo, il clan Martino ha ampliato le proprie attività al traffico di droga, cercando continuamente nuove fonti di guadagno. I collegamenti con la comunità rom di Catanzaro hanno permesso alla cosca di diversificare i propri canali operativi e di assicurarsi un flusso costante di risorse finanziarie. Questo contesto evidenzia non solo la resilienza della cosca, ma anche la sua capacità di adattarsi e sopravvivere alle incursioni delle forze dell'ordine.

Con l’evolversi della situazione mafiosa a Crotone, emerge l’urgenza di un intervento mirato e rigoroso da parte delle istituzioni per risolvere un problema che si radica profondamente nel tessuto sociale e economico della regione.

Ultimo aggiornamento il 20 Settembre 2024 da Sofia Greco

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