L’operazione condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Mantova ha visto l’arresto di cinque presunti membri di una banda specializzata in furti in abitazione e truffe, principalmente ai danni di cittadini anziani. Le indagini, coordinate dalla Procura di Mantova, hanno portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti degli individui coinvolti, che hanno agito in diverse province del Nord Italia.
Operazione dei carabinieri nelle province di Mantova e Torino
Le operazioni di questa mattina sono state scatenate dalle indagini dei carabinieri di Castiglione delle Stiviere, centrate su un gruppo di cinque persone accusate di una serie di furti e truffe ben organizzate. I soggetti coinvolti nella vicenda hanno età comprese tra i 27 e i 51 anni e presentano già precedenti penali per reati di furto. A seguito delle indagini, tre di loro sono stati arrestati e condotti in carcere, mentre i rimanenti due sono stati posti agli arresti domiciliari. La capillare attività di indagine ha evidenziato l’operatività della banda nelle province di Lombardia e Piemonte, con un focus particolare sulle modalità di esecuzione dei reati.
Il Gip del Tribunale di Mantova ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare sulla base di prove raccolte dai carabinieri, che hanno documentato il coinvolgimento del gruppo in 13 furti, di cui uno tentato, e in 8 truffe, di cui due tentate. I reati sono stati perpetrati principalmente ai danni di persone anziane, in particolare quelli con più di settant’anni. Questo modus operandi ha suscitato allarme tra la popolazione, soprattutto tra le fasce più vulnerabili.
Modus operandi della banda
Il gruppo si è dimostrato particolarmente astuto, utilizzando tecniche ingannevoli per accedere alle abitazioni delle vittime. Si presentavano come tecnici del gas o dell’acquedotto, esibendo un falso tesserino di riconoscimento per guadagnare la fiducia delle persone anziane. In alcuni casi, si spacciavano per carabinieri, inducendo gli abitanti a credere che fosse necessario effettuare verifiche urgenti per la presenza di perdite o di sostanze nocive nelle tubature.
Una volta all’interno dell’abitazione, il loro piano prevedeva di utilizzare una sostanza odorosa per simulare una situazione di emergenza. A volte, per aumentare il senso di panico, ricorrevano anche all’esplosione di petardi. Dopo aver spaventato le loro vittime, chiedevano di riporre in un luogo sicuro i preziosi, come oro e denaro, avvisando che la sicurezza era a rischio. Approfittando della confusione, i malviventi si appropriavano furtivamente di quanto trovato, per poi fare rapidamente ritorno al complice che attendeva all’esterno con un veicolo dotato di targhe contraffatte.
L’impatto dei reati e il recupero delle sostanze rubate
Secondo le stime delle forze dell’ordine, il valore totale del bottino raccolto dalla banda tramite le attività illecite supera i 106.000 euro, includendo sia denaro contante che oggetti di valore. La maggior prevalenza dei furti è stata registrata nella provincia di Mantova, dove si stima siano stati compiuti nove furti. Tuttavia, i reati non si sono limitati a questa area: sono stati commissionati furti anche in altre province del Nord Italia, compresi Modena, Vicenza, Padova, Verona e Rimini.
Resta ora fondamentale il lavoro delle forze dell’ordine per ripristinare la sicurezza nelle comunità colpite. La particolare vulnerabilità delle persone anziane richiede un’attenzione costante, sia da parte delle autorità che dei familiari. Le operazioni di arresto rappresentano un passo importante nella lotta contro questo tipo di criminalità , ma è altrettanto cruciale proseguire con le attività informative per sensibilizzare le potenziali vittime sulle modalità utilizzate dai truffatori.