L’Aquila e altri comuni abruzzesi si trovano di fronte a una grave battuta d’arresto per il recupero dei beni culturali. Il finanziamento di oltre 13 milioni di euro, destinato a 16 comuni della regione nell’ambito del progetto “Bellezz@ – Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati”, è stato cancellato. Il deputato Luciano D’Alfonso ha presentato un’interrogazione al Presidente del Consiglio e ai Ministri competenti per richiedere il ripristino di queste risorse, indicando l’importanza di adeguare i finanziamenti all’aumento dei costi delle materie prime e alla necessità di rimodulare i progetti secondo le risorse disponibili.
L’importanza del progetto “Bellezz@”
Il progetto “Bellezz@” si inserisce in un piano più ampio a sostegno del patrimonio culturale nazionale, volto a recuperare luoghi storici dimenticati e a promuovere la valorizzazione del patrimonio culturale. Le risorse in origine allocate avrebbero permesso di attuare interventi significativi in diversi comuni abruzzesi. Tra i progetti previsti figurano il recupero del Castello Ducale di Crecchio e l’intervento sul complesso monumentale di S. Giovanni in Venere a Fossacesia. Ogni comune interessato avrebbe potuto ricevere fondi per un ammontare che varia da alcune decine di migliaia fino a milioni di euro.
Questi finanziamenti, se ripristinati, avrebbero potuto garantire non solo il recupero fisico dei beni culturali, ma anche migliorare la sicurezza e promuovere il turismo nella regione. Il patrimonio culturale, infatti, non rappresenta solo una testimonianza storica, ma è anche un importante motore economico e sociale per le comunità locali. Il vinaio delle bellezze culturali in Abruzzo avrebbe contribuito al rilancio del territorio, promuovendo un turismo sostenibile e contribuendo all’occupazione.
La situazione attuale: un colpo al settore culturale
Con la delibera CIPE n. 45 del 27 dicembre 2022, il progetto è stato pesantemente colpito, poiché ha portato al definanziamento di tutte le iniziative legate a “Bellezz@”. Questa decisione ha bloccato l’iter procedurale per i vari interventi, ai quali erano già stati ammessi in fase di valutazione. Tali decisioni, stando alle parole di D’Alfonso, non solo compromettono i piani di recupero ma amplificano anche il degrado dei beni culturali che avrebbero dovuto essere restaurati e valorizzati.
Questo scenario rappresenta una mancanza di attenzione nei confronti della cultura e del suo valore intrinseco. I progetti culturali rappresentano una risorsa fondamentale per l’identità e la storia di un territorio. Il blocco del finanziamento impatta negativamente non solo sulle strutture interessate, ma anche sulla comunità locale che vede svanire opportunità di crescita e sviluppo legate al turismo culturale e ai progetti educativi.
L’appello del parlamentare D’Alfonso
Il deputato del Partito Democratico ha sottolineato l’urgenza di ripristinare le risorse previste per il progetto. Ha richiesto un adeguamento finanziario, evidenziando l’esigenza di tenere conto dell’incremento dei costi delle materie prime, ma anche la necessità di dare spazio a ciascuna amministrazione per rivedere in ottica locale i propri progetti. La questione non si limita a un semplice definanziamento. Si tratta di una mancanza di strategia culturale e di visione a lungo termine.
D’Alfonso ha rimarcato che la cultura e la tutela dei beni storici non devono essere considerati un surplus ma devono essere parte integrante delle politiche pubbliche. Dovrebbe emergere una coscienza collettiva sull’importanza della preservazione del patrimonio culturale, anche attraverso la trasparenza e il corretto utilizzo delle risorse destinate a tale scopo. In tal senso, il coinvolgimento del governo e delle amministrazioni locali è fondamentale per trovare soluzioni efficaci e concrete.
Un futuro incerto per i beni culturali abruzzesi
Il futuro dei 16 comuni abruzzesi coinvolti nel progetto “Bellezz@” appare incerto senza un intervento tempestivo da parte delle autorità governative. Il patrimonio culturale, con la sua indubbia rilevanza sociale e valenza economica, necessita di un’attenzione costante e di politiche atte a garantirne il recupero e la valorizzazione. Ci si aspetta ora che la Commissione di Vigilanza regionale possa riesaminare la questione, cercando di attivare un dialogo costruttivo tra le diverse istituzioni per risolvere una situazione che, se non affrontata, potrebbe ulteriormente pregiudicare la preservazione della storia culturale abruzzese.
Ultimo aggiornamento il 25 Gennaio 2025 da Marco Mintillo