Blocco dell’installazione dell’antenna Iliad a San Saba: le preoccupazioni dei residenti di Roma

Blocco Dellinstallazione Dell Blocco Dellinstallazione Dell
Blocco dell’installazione dell’antenna Iliad a San Saba: le preoccupazioni dei residenti di Roma - Gaeta.it

A Roma, l'installazione di una nuova antenna di telefonia mobile ha sollevato un acceso dibattito tra i residenti e le autorità locali. Il progetto, presentato da Iliad, ha suscitato forti preoccupazioni nei cittadini del rione Testaccio, portando a una mobilitazione che ha influenzato le decisioni del Dipartimento Urbanistica.

Il contesto del progetto di installazione

Nel giugno 2023, la compagnia di telecomunicazioni Iliad ha annunciato l'intenzione di installare una nuova antenna di telefonia mobile in via Federico Zuccari 1A, un'area residenziale nel rione Testaccio di Roma. La notizia ha generato immediatamente una reazione di allerta tra gli inquilini del complesso Ater di San Saba, preoccupati non solo per l'impatto sulla qualità della vita ma anche per i potenziali rischi per la salute legati all'esposizione ai campi elettromagnetici.

Il comitato dei residenti ha avviato una serie di azioni di protesta, tra cui incontri pubblici e manifestazioni di sensibilizzazione. Le preoccupazioni sulla sicurezza e sull'impatto ambientale delle nuove tecnologie di telecomunicazione sono diventate il fulcro del dibattito. Molti residenti hanno espresso la loro opinione ritenendo che la salute pubblica dovesse essere prioritaria rispetto alle esigenze di telecomunicazione.

La risposta delle autorità e il blocco dell'antenna

Il 8 agosto 2023, il Dipartimento Urbanistica di Roma Capitale ha deciso di avviare un procedimento per l'annullamento dell'autorizzazione tacita relativa all'installazione dell'antenna. Questo intervento è arrivato dopo settimane di proteste e mobilitazioni da parte del comitato degli inquilini, che hanno anche portato striscioni in piazza del Campidoglio per richiamare l’attenzione delle autorità. La comunicazione del blocco è stata inviata sia a Iliad che alle altre istituzioni competenti, segnando un passo significativo nella tutela delle preoccupazioni dei residenti.

Il regolamento comunale del 2015 stabilisce chiaramente che le antenne devono essere collocate unicamente in aree "preferenziali" e solo qualora altre localizzazioni non risultino idonee o sufficienti. Questo aspetto normativo è stato fondamentale nel sostegno delle istanze dei cittadini, che hanno chiesto maggiore rispetto e attenzione per la loro salute e il loro ambiente.

Il futuro del progetto e il supporto della comunità

Mentre l'installazione dell'antenna Iliad rimane bloccata, il comitato dei residenti di San Saba esprime la propria gratitudine per il supporto ricevuto dalle istituzioni e dai cittadini. Il presidente della Rete Comune Inquini Ater San Saba, Carla Spaziani, ha ribadito la determinazione dei residenti a continuare la loro battaglia contro l'installazione dell'antenna.

Spaziani ha dichiarato: "Andiamo avanti nella nostra battaglia", sottolineando che la mobilitazione non si fermerà fino a quando non verrà assicurato che l'area rimanga sana e sicura per tutti. La questione ha acceso un forte dibattito locale sulla compatibilità tra sviluppo tecnologico e benessere della comunità, un tema che potrebbe continuare a essere centrale anche nel dibattito pubblico cittadino nei mesi a venire. Le future consultazioni tra le autorità e i residenti si preannunciano cruciali per la risoluzione della controversia e la definizione delle politiche urbane in relazione alle nuove tecnologie.

Ultimo aggiornamento il 9 Agosto 2024 da Donatella Ercolano

Google News Subscription Box
Seguici su Google News
Resta aggiornato con le ultime notizie 📰
Seguici ora!
Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *