Nel 2024, Boeing ha affrontato una delle sue annate più disastrose, chiudendo con perdite straordinarie di 11,83 miliardi di dollari. Questo risultato storico fa sorgere interrogativi sul futuro della celebre azienda aerospaziale, specialmente alla luce delle sfide incontrate nelle sue divisioni commerciali e di difesa. La situazione è ulteriormente complicata da una serie di eventi negativi, tra cui lunghi scioperi e problematiche legate alla produzione.
Le perdite finanziarie e i fattori scatenanti
Il bilancio di Boeing per l’anno 2024 evidenzia perdite ingenti, in particolare nella sua divisione commerciale, che ha riportato un rosso di 7,9 miliardi di dollari. Rispetto al precedente anno, in cui la perdita si attestava a 1,6 miliardi, la situazione è chiaramente deteriorata. A contribuire a questo disastro finanziario è stato un calo drastico nelle vendite: solo 348 aerei sono stati consegnati, il che rappresenta una diminuzione del 34% rispetto all’anno precedente.
Un altro aspetto che ha inciso negativamente sui conti è stato il numero di ordini netti, che ha raggiunto solo 279 aerei, portando il portafoglio ordini complessivo a 321 miliardi di dollari, equivalente a circa 5.500 aerei. Questa diminuzione della domanda si fa sentire in un mercato già provato dalle conseguenze della pandemia e dalla concorrenza globale.
Le sfide della produzione e gli impatti dello sciopero
A complicare ulteriormente la situazione ci sono stati lunghi scioperi che hanno paralizzato diversi stabilimenti di Boeing sulla costa ovest degli Stati Uniti. Questi eventi hanno influenzato negativamente la capacità di produzione dell’azienda, creando ritardi e difficoltà nel soddisfare le richieste di consegna. In effetti, il fatturato totale ha subito un calo notevole, passando da 33,9 miliardi a 22,8 miliardi di dollari, segnando una contrazione del 33%.
Nonostante tutto questo, il CEO Kelly Ortberg ha espresso ottimismo riguardo ai progressi nell’attuazione di strategie per ripristinare la stabilità produttiva. Boeing ha ripreso la produzione di cinque 787 Dreamliner al mese, un traguardo che inizialmente era stato fissato per la fine del 2023. La divisione 737 mostra segni di ripresa, con piani per incrementare progressivamente la produzione, attualmente bloccata dalla Federal Aviation Administration .
La risposta di Boeing e le prospettive future
A fronte di queste perdite, emergono segnali di una potenziale riorganizzazione interna della compagnia, con l’obiettivo di introdurre procedure più rigide e migliorate. Kelly Ortberg ha dichiarato che l’azienda si trova attualmente in una fase di cambiamento culturale, mirando a innalzare standard più elevati in termini di sicurezza e qualità.
La capacità di Boeing di riprendersi da questa crisi avrà ripercussioni non solo per l’azienda stessa, ma anche per l’intero settore aerospaziale americano e per l’economia. La fiducia negli investitori e dei consumatori rimane fondamentale, e sebbene la strada per il recupero sia lunga e difficile, la storicità e le risorse di Boeing potrebbero rivelarsi determinanti per la sua sopravvivenza nel mercato competitivo.
Ultimo aggiornamento il 30 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano