Bollette energetiche, caller aggressivi e la protezione dei consumatori: le nuove misure del governo

Bollette energetiche, caller aggressivi e la protezione dei consumatori: le nuove misure del governo

Arera introduce nuove misure per proteggere i consumatori italiani nel mercato energetico, affrontando pratiche commerciali scorrette e ampliando diritti come il ripensamento sui contratti a distanza.
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Bollette energetiche, caller aggressivi e la protezione dei consumatori: le nuove misure del governo - Gaeta.it

Con un aumento costante delle bollette energetiche e una crescente pressione da parte di call center, molti consumatori italiani si trovano in situazioni confuse e talvolta opprimenti. Questo contesto ha spinto l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente ad affrontare problematiche legate a pratiche commerciali scorrette che si approfittano della vulnerabilità degli utenti. Recentemente, Arera ha fatto importanti aggiornamenti all’interno del panorama normativo, cercando di rafforzare la protezione dei consumatori in questo settore problematico.

Il panorama del mercato energetico

Ad oggi, il mercato dell’elettricità in Italia conta circa 23,8 milioni di clienti. Tra questi, ben 15,3 milioni sono considerati non vulnerabili, mentre 8,5 milioni rientrano nella categoria dei consumatori vulnerabili, che include persone over 75, percettori di bonus e disabili. L’emergenza abitativa e le difficoltà legate ad alcune specifiche condizioni rendono ulteriormente critica la situazione di questi ultimi. In ambito gas, i numeri parlano di 17,8 milioni di utenti nel mercato libero, divisi in 12,5 milioni di non vulnerabili e 5,3 milioni di vulnerabili. Risulta fondamentale potenziare le misure di protezione già in atto, considerate le statistiche che rivelano una significativa incidenza di pratiche commerciali aggressive da parte di terzi.

La recente audizione del presidente di Arera, Stefano Besseghini, ha messo a fuoco l’esigenza di leggi più solide e vincolanti, per garantire sicurezza e trasparenza ai consumatori. Le difficoltà riscontrate con il Registro pubblico delle opposizioni, che doveva fungere da baluardo contro le comunicazioni indesiderate, rendono necessaria una revisione critica delle attuali normative.

Obblighi dei venditori e misure di trasparenza

Per contrastare le pratiche ingannevoli, l’Autorità ha introdotto un codice di condotta commerciale che prevede misure specifiche per i venditori. Quest’ultimi hanno l’obbligo di fornire informazioni chiare e complete riguardanti le proprie offerte, anche quando ciò avviene attraverso intermediari. È imperativo che i venditori adoperino ogni sforzo per garantire la soddisfazione delle esigenze informative dei clienti. Questo implica anche un’attenzione particolare alle modalità di comunicazione, specialmente quelle a distanza, come le telefonate.

Un’importante evoluzione è rappresentata dal fatto che il consenso del consumatore non avrà validità se la persona non ha prima ricevuto un documento scritto con tutte le condizioni contrattuali. Questo rappresenta un miglioramento significativo nel tentativo di limitare le attivazioni di contratti senza una chiara informazione pre-guida.

Tutele consolidate per i consumatori

Una delle misure cruciali adottate riguarda il diritto di ripensamento. Questo prevede che, in caso di contratti conclusi a distanza o al di fuori dei locali commerciali, l’utente abbia la possibilità di riflettere sull’offerta ricevuta. Arera ha esteso questo termine da 14 a 30 giorni, rafforzando di fatto la posizione del consumatore. I venditori sono obbligati a comunicare esplicitamente questa opportunità al cliente, fornendo il modulo necessario per esercitare questo diritto.

È altresì importante sapere che nel caso in cui il venditore desideri iniziare a eseguire il contratto prima del termine di ripensamento, il consumatore deve specificamente richiederlo. Infine, sotto la normativa del Codice del consumo, i clienti che si trovano coinvolti in attivazioni non richieste di forniture, sia di energia elettrica che di gas, non sono tenuti a pagare.

Queste misure mirano a stabilizzare un mercato turbolento e a garantire che i diritti dei consumatori siano rispettati. Le azioni intraprese da Arera e il recente impegno del Parlamento sono passi cruciali verso un sistema di protezione più robusto.

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