Nella città di Bologna, la Corte d’Appello ha confermato la condanna all’ergastolo per Paolo Bellini e altre due persone coinvolte nella strage del 2 agosto 1980 alla stazione ferroviaria.
La sentenza confermata: la giustizia si fa strada
La sentenza di appello ha ribadito le responsabilità di Paolo Bellini, ex membro di Avanguardia Nazionale, insieme ad altri due imputati: il capitano dei carabinieri Piergiorgio Segatel e Domenico Catracchia, ex amministratore di condominio. Bellini è stato condannato all’ergastolo, Segatel a sei anni di reclusione e Catracchia a quattro anni per aver fornito informazioni false.
Reazioni e commenti: Bologna celebra la verità
Il difensore di Bellini, l’avvocato Antonio Capitella, ha espresso la volontà di ricorrere in Cassazione, sottolineando la sorpresa per la decisione della Corte. Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha definito la sentenza come un passo fondamentale verso la verità sul tragico evento del 1980. Lepore ha ringraziato coloro che hanno contribuito a far emergere la verità, offrendo sostegno alle famiglie delle vittime e alla città stessa.
Una strage che chiede giustizia
La strage del 2 agosto 1980 è rimasta nell’immaginario collettivo di Bologna per oltre quarant’anni, aspettando una giustizia che finalmente sembra avvicinarsi. La decisione della Corte d’Appello di Bologna rappresenta un passo significativo nella lunga ricerca di verità e giustizia per le vittime e i loro familiari.
Un quadro probatorio solido
La conferma della condanna di Bellini e degli altri imputati è il risultato di anni di lavoro da parte delle autorità e degli avvocati di parte civile, che hanno contribuito a costruire un solido quadro probatorio. Questa sentenza rappresenta un riconoscimento del duro lavoro svolto per far emergere la verità su un evento tragico che ha segnato profondamente la storia di Bologna.