Una giovane italiana di 25 anni ha vissuto momenti di angoscia a causa di un lungo stalking da parte di un ragazzo marocchino di 22 anni. L’episodio, accaduto a Bologna, ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine per riportare la calma e garantire la sicurezza alla vittima. La ragazza ha chiarito più volte di non essere interessata a una relazione, ma nonostante ciò, il giovane ha continuato a inseguirla, creando profili social fittizi e inviando messaggi inquietanti, compresi video in cui mostrava una pistola.
Il tormento della vittima
Per sette mesi, quella che sembrava una semplice corteggiamento si è trasformata in un incubo. La giovane, dopo aver tentato di interrompere ogni forma di contatto, è stata costantemente perseguitata tramite messaggi e telefonate, molte delle quali avvenivano durante le ore notturne. Il climax della situazione è arrivato quando il ragazzo ha cominciato a minacciarla, inviando anche un video inquietante in cui mostrava una pistola, alimentando la paura della ragazza. Di fronte a tale comportamento, è comprensibile che la giovane si sia sentita intrappolata, al punto di non sentirsi sicura nemmeno nell’intimità della sua casa.
L’intervento della polizia
Lunedì scorso, nel primo pomeriggio, la situazione è degenerata ulteriormente. La giovane ha contattato il 113, segnalando che il giovane la stava seguendo e esprimendo il timore di uscire da casa. Subito sono intervenute le volanti, che si sono precipitate in una strada della zona di San Donato. Il ragazzo, resosi conto dell’arrivo delle forze dell’ordine, ha tentato di fuggire, danneggiando nel contempo una vetrata del portone condominiale. La polizia, consapevole della gravità della situazione, ha messo in atto un piano di intervento per proteggere la vittima.
Un piano strategico per fermare lo stalker
Dopo aver ascoltato la giovane in questura, gli agenti hanno deciso di ideare un finto appuntamento per riuscire a catturare il 22enne. Questo piano ha visto il coinvolgimento di diverse unità operative della polizia e degli investigatori della squadra mobile. Secondo le indicazioni fornite dalla vittima, il giovane è stato identificato e interceptato in via San Donato, all’incrocio con via della Campagna. Nonostante la reazione violenta del ragazzo—che ha colpito e calcificato i poliziotti nel tentativo di fuggire—è stato fermato e ricondotto in questura.
Conseguenze legali e accertamenti sull’arma
Il giovane, risultato irregolare e con un passato di precedenti penali per spaccio, già soggetto a misure di custodia cautelare, è stato ufficialmente arrestato con l’accusa di atti persecutori. In attesa di udienza di convalida, è stato trasferito in carcere. Durante una perquisizione a casa sua, gli agenti non hanno trovato l’arma con cui aveva minacciato la vittima, ma le indagini continuano per accertare eventuali ulteriori elementi legati alla sua condotta violenta. Questo caso evidenzia l’importanza di una pronta risposta da parte delle forze dell’ordine nei casi di stalking e violenza di genere, oltre a mettere in luce la vulnerabilità delle vittime in situazioni di questo tipo.