Nell’ambito della recente indagine sulla Qualità della vita condotta da Il Sole 24 Ore per il 2024, Bologna emerge come un’eccellenza nella regione Emilia-Romagna. Lo studio, che analizza il benessere delle diverse aree italiane attraverso 90 indicatori suddivisi in sei categorie tematiche, ha posizionato il capoluogo emiliano al nono posto nella classifica nazionale. Questo risultato, pur riconoscendo il primato tra le città di maggiori dimensioni, segna anche un andamento negativo rispetto alla posizione precedente.
Bologna nella classifica della qualità della vita
Bologna si colloca al nono posto nella graduatoria, un risultato importante ma che segna una diminuzione di sette posti rispetto al 2023. Sebbene il capoluogo emiliano sia diventato il punto di riferimento per la qualità della vita tra le grandi città italiane, il cambiamento nelle posizioni mette in luce come i piccoli e medi centri stiano guadagnando terreno. Al vertice della classifica troviamo Bergamo, che ha superato Trento e Bolzano, segno di un mutamento delle dinamiche locali e della percezione di vivibilità nelle differenti realtà territoriali.
Importante è notare come l’indagine non si limiti a riferire sulla qualità della vita in senso assoluto, ma tenga conto di un ampio spettro di aspetti che influenzano la quotidianità dei cittadini. I criteri utilizzati per l’elaborazione della classifica si fondano su dati certi e verificabili, permettendo una lettura chiara e attendibile della situazione attuale.
Altre province dell’Emilia-Romagna in classifica
Segue Bologna nella classifica la provincia di Forlì-Cesena, che si attesta al 13° posto assoluto, guadagnando ben 27 posizioni rispetto all’anno scorso. Questo salto in avanti sottolinea un progressivo miglioramento delle condizioni di vita, un aspetto che potrebbe attrarre più residenti e investimenti in futuro. Modena si piazza al 21° posto, subendo una flessione di 14 posizioni, mentre Parma si trova al 26° con un calo di 15 posti.
Volgendo lo sguardo più in basso nella classifica, Ravenna ottiene il 27° posto, con un incremento di 7 posizioni; Reggio Emilia scende al 28° . Piacenza, Rimini e Ferrara si rispettivamente piazzano al 33°, 42° e 51° posto, evidenziando andamenti variabili ma attinenti alle specificità locali. Ognuna di queste province presenta peculiarità che influenzano la vita quotidiana dei propri abitanti, rendendo la lettura della classifica un utile strumento di analisi per il futuro.
Le dichiarazioni del sindaco di Bologna, Matteo Lepore
A commento della posizione ottenuta, il sindaco Matteo Lepore ha espresso soddisfazione per il risultato, sottolineando come Bologna si confermi come la prima delle grandi città italiane per qualità della vita. “Siamo nella top ten da dieci anni, questo è un consolidamento importante,” ha detto, evidenziando gli sforzi portati avanti dall’amministrazione su temi come sicurezza, urbanistica e problematiche climatiche.
Lepore ha anche richiamato l’attenzione sul fatto che, come dimostrato dai recenti aggiornamenti della classificazione, le piccole e medie città stiano ottenendo visibilità in ambito nazionale. Questi cambiamenti mettono pressione sulle grandi aree urbane, chiamate a rispondere con scelte mirate e interventi efficaci. Le sfide affrontate da Bologna, secondo il sindaco, sono indicative di una città viva e capace di rimanere competitiva, sia a livello regionale che nazionale.
La situazione attuale riflette come la qualità della vita non sia solo un dato statistico, ma un riflesso delle esperienze quotidiane di ogni cittadino, un aspetto da valorizzare continuamente per garantire un futuro migliore a tutti.
Ultimo aggiornamento il 16 Dicembre 2024 da Sofia Greco