Il nuovo bonus animali, introdotto dalla Legge di bilancio 2024, è finalmente operativo, dando una mano ai proprietari di animali domestici per sostenere le spese veterinarie. Questo provvedimento, nonostante i ritardi nell’erogazione dei fondi, rappresenta una risposta alle esigenze di chi ama e si prende cura di cani, gatti e altri animali d’affezione. Il bonus offre un rimborso parziale per le spese veterinarie e farmaceutiche, aprendo a nuovi aiuti per una fetta di popolazione specifica.
Dettagli del bonus animali e modalità di accesso
In base alla programmazione del fondo, sono stati stanziati 250mila euro per il 2024, mentre per i due anni successivi la cifra scende a 237.500 euro annui. Dette risorse saranno destinate ai proprietari di animali da compagnia, a condizione che questi siano registrati nella Banca dati nazionale, nella sezione Sinac, o in registri regionali equivalenti. Dal 1° gennaio 2024, chi sostiene spese per visite veterinarie, interventi chirurgici, analisi di laboratorio e acquisto di medicinali potrà beneficiare del bonus, a patto di avere un Isee non superiore a 16.215 euro e di avere compiuto 65 anni alla data delle spese.
Per accedere ai rimborsi, è fondamentale che ogni richiedente presenti una domanda alla propria regione. La richiesta dovrà contenere informazioni come il numero di registrazione nella Banca Dati Nazionale, il proprio indicatore Isee e i documenti comprovanti le spese sostenute. Le richieste verranno gestite in ordine di arrivo e fino a esaurimento fondi. Questo implica che un’azione tempestiva può determinare l’assegnazione del bonus, incentivando i proprietari di animali a procedere con la domanda rapidamente.
Come richiedere il bonus animali e detrazioni fiscali
Ogni regione ha la responsabilità di determinare l’entità del contributo, che può variare in base alle spese presentate dai richiedenti. Infatti, il decreto specifica che le regioni devono poi comunicare all’Agenzia delle entrate i dati relativi ai rimborsi effettuati. Questo rappresenta un passaggio cruciale per facilitare l’inserimento delle informazioni sulla dichiarazione dei redditi precompilata.
In merito alle spese veterinarie, la normativa vigente consente ai proprietari di animali di usufruire di una detrazione Irpef del 19%, applicabile per le spese che superano la soglia minima di 129,11 euro e fino a un massimo di 550 euro. Quindi, per esempio, su una spesa di 600 euro, la detrazione sarà calcolata solamente sulla parte che eccede il limite di franchigia. In questo modo, il contributo fiscale può sostanzialmente alleviare il peso economico delle cure veterinarie.
Detrazioni fiscali e importo massimo rimborsabile
Le spese che possono rientrare nel bonus animali includono non solo i costi per le visite veterinarie, ma anche per interventi e medicinali specifici. Per ottenere un rimborso significativo è necessario che il totale delle spese superi la franchigia stabilita, che per gli anni futuri è rimasta fissata a 129,11 euro. Solo la quota che va oltre questo importo potrà beneficiare della detrazione, calcolata secondo la percentuale del 19%.
I proprietari di animali, quindi, devono tenere conto del nuovo regime di emergenza, soprattutto per coloro che hanno già speso cifre consistenti nel 2024. Il bonus è disponibile fino a esaurimento dei fondi, il che rende cruciale un’attenta pianificazione delle spese veterinarie. Con un tempestivo invio della richiesta, i beneficiari possono ottenere un sussidio importante per le cure dei loro animali, rafforzando così il legame tra proprietari e pet, sempre più al centro delle politiche sociali.