Per l’anno 2025 il governo ha definito con precisione le misure per bonus casa, ecobonus e sismabonus. Alcune agevolazioni cambiano, altre mantengono le regole già in vigore, mentre diversi incentivi sono definitivamente scaduti o modificati. Il quadro complessivo interessa cittadini, professionisti del settore edilizio e imprese che operano nel campo delle ristrutturazioni e della sicurezza edilizia.
I nuovi limiti per il bonus casa nel 2025
Per il bonus casa il 2025 segna un consolidamento delle regole esistenti. Le detrazioni fiscali si applicano ai lavori di ristrutturazione, manutenzione straordinaria e interventi volti al miglioramento energetico e alla sicurezza degli edifici. Le percentuali di detrazione variano a seconda della tipologia di intervento ma, in molti casi, restano invariati rispetto all’anno passato. Le condizioni sono più stringenti per garantire che i lavori abbiano impatti reali su efficienza e sicurezza.
Documentazioni e pagamenti tracciabili fondamentali
È stata confermata la necessità di documentazioni tecniche ancor più dettagliate rispetto al passato, richieste dall’Agenzia delle Entrate per poter beneficiare dei bonus fiscali. Rimane valida la condizione che i pagamenti avvengano con strumenti tracciabili, come bonifici specifici, obbligo che tutela sia le casse dello Stato sia gli utenti finali. Lo scenario fiscale accompagna progetti che prevedono l’uso di materiali certificati e soluzioni energetiche garantite.
Ecobonus: aggiornamenti importanti su aliquote e tipi di intervento
L’ecobonus, che riguarda gli interventi per la riduzione dei consumi energetici, mantiene gran parte delle sue caratteristiche ma con qualche ritocco alle percentuali. Nel 2025 la detrazione massima è stata rivista, per particolare attenzione agli edifici di classe energetica più bassa. Vengono favorite le opere che garantiscono il salto di più classi energetiche, con incentivi più elevati in questi casi.
Sono sempre ammessi interventi su infissi, coibentazione di pareti e tetti, impianti di riscaldamento a basso impatto ambientale e sistemi di produzione da fonti rinnovabili. Il governo ha mantenuto dentro la lista alcuni lavori chiave, mentre ha escluso tipologie considerate meno efficaci o datate. Il controllo su efficienza e sostenibilità dei materiali è stato rafforzato, con certificazioni obbligatorie sugli elementi impiegati. Per molte categorie, il limite massimo di spesa è stato adeguato, in linea con l’andamento dei prezzi sui materiali da costruzione registrato nell’ultimo anno.
Incentivi maggiorati per edifici a basso rendimento energetico
Vengono favorite le opere che garantiscono il salto di più classi energetiche, con incentivi più elevati che stimolano interventi più incisivi.
Focus aggiornamenti sismabonus e zone interessate
Il sismabonus rimane uno strumento centrale per mettere in sicurezza gli edifici nelle zone a rischio sismico. Permangono le differenze nei livelli di detrazione, che dipendono dalla classificazione delle zone e dalla tipologia di intervento effettuato. Nel 2025 sono stati aggiornati i parametri per definire quali aree rientrano nelle categorie di rischio, con alcune zone che hanno subito una revisione della propria classificazione dopo nuovi studi geologici.
Gli interventi più rilevanti, come il miglioramento o l’adeguamento sismico delle strutture, continuano a godere di detrazioni che arrivano fino al 85%. È rimasta valida la possibilità di combinare il sismabonus con ecobonus per interventi contemporanei che migliorino sia la sicurezza sia l’efficienza energetica. Le procedure di accesso sono più selettive, con richieste di valutazioni tecniche firmate da professionisti abilitati e perizie specifiche per ogni intervento.
Bonus barriere e mobili confermati, mentre il bonus verde è scaduto
Per il 2025 i bonus barriere architettoniche e bonus mobili restano invariati rispetto all’anno passato. Il bonus barriere continua a sostenere gli interventi per eliminare ostacoli architettonici, agevolando le persone con difficoltà motorie. Le condizioni, le percentuali di detrazione e i limiti massimi di spesa non hanno subito cambiamenti, così come le modalità di presentazione della documentazione fiscale.
Il bonus mobili si rivolge a chi effettua lavori di ristrutturazione e vuole acquistare arredi e grandi elettrodomestici. Anche in questo caso, le regole sono invariate, comprese le soglie di spesa incentivata e la necessità che l’acquisto sia collegato a un progetto di ristrutturazione in corso.
Addio al bonus verde dal 2025
A sorpresa, il bonus verde non è più accessibile dal 2025. Questa agevolazione dedicata a interventi per il verde urbano e la sistemazione di aree esterne ha perso efficacia a fine 2024, senza proroghe o modifiche. Chiunque desideri effettuare lavori in giardini o terrazze dovrà quindi rinunciare a questo incentivo, considerato scaduto definitivamente.
Questi aggiornamenti hanno un impatto diretto su chi pianifica restauri o miglioramenti energetici nelle abitazioni e negli edifici pubblici. Le conferme e le modifiche definite per l’anno in corso spingono a una programmazione attenta e documentata dei lavori, per evitare errori burocratici e usufruire correttamente delle detrazioni.