A Borgo Vittoria, un quartiere di Torino con notevoli problemi sociali, un progetto di riqualificazione urbana sta affrontando sfide inaspettate. La bonifica delle case popolari ATC in via Sospello, poveramente finanziata con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è segnata da atti di vandalismo e intimidazioni. Il clima ostile che avvolge il cantiere, gestito dalla ditta lombarda Aseco, solleva preoccupazioni su come trasformare una delle aree più problematiche della città in uno spazio abitabile e sicuro.
Il cantiere e le difficoltà quotidiane
Il progetto di bonifica, finanziato con 21 milioni di euro, rappresenta un’opportunità per il quartiere di risolvere il degrado e migliorare la qualità della vita dei residenti. Tuttavia, il lavoro di riqualificazione si svolge in un contesto di crescenti minacce. Gli operai si trovano costretti a fronteggiare non solo le difficoltà legate al loro lavoro, ma anche furti di attrezzi e materiali, spesso rivenduti da abusivi che occupano gli edifici.
Questa situazione insostenibile è testimoniata da un operaio, che, mantenendo l’anonimato, ha descritto la paura che permea il cantiere. “Non è più solo una questione di attrezzature rubate. Qui parliamo della nostra sicurezza, della nostra vita,” ha dichiarato. Le scritte ingiuriose che minacciano il geometra responsabile dei lavori palesano l’animosità con cui l’intervento viene percepito da alcune frange della comunità.
In questa atmosfera di tensione, gli atti vandalici sembrano moltiplicarsi. I residenti temono che questo clima ostile possa rallentare i lavori e compromettere gli obiettivi di riqualificazione.
Gli incendi dolosi e la spirale di paura
Negli ultimi tempi, gli episodi di violenza sono aumentati, culminando nell’incendio di due veicoli nel cortile del complesso. Un’azione che, secondo le autorità, potrebbe essere stata orchestrata da occupanti abusivi in risposta alla bonifica delle aree. La direzione delle indagini si sta concentrando su questa pista, vista la segnalazione di incendi dolosi avvenuti con regolarità negli ultimi due anni.
Il quartiere di Borgo Vittoria, denominato “16esimo quartiere”, ha una lunga storia di degrado e occupazioni abusive. Nonostante diversi sgomberi avvenuti, circa dieci appartamenti su quasi 600 continuano a essere occupati illegalmente. Nonostante i tentativi di rimuovere gli abusivi, il processo si è rivelato complicato e ciò ha lasciato spazio a pratiche illegali.
L’assessore regionale Chiara Caucino ha espresso l’intenzione di intensificare gli sgomberi, ma i risultati sono ancora lontani dall’essere concretizzati. La resistenza degli abusivi ai lavori ha generato un muro tra gli interventi di riqualificazione e la necessità di mantenere un controllo stabile sull’area.
La ditta Aseco e la richiesta di sicurezza
La ditta Aseco è attualmente nel mirino di minacce che influiscono pesantemente sull’avanzamento del cantiere. Nonostante non abbia ancora sporto denuncia formale per il comportamento intimidatorio subìto, l’urgenza di garantire la sicurezza del personale è diventata una priorità. Gli operai, sotto pressione costante, chiedono un intervento efficace da parte delle forze dell’ordine per poter lavorare serenamente e completare i progetti volti a migliorarne la vita quotidiana.
In questo contesto di preoccupazione, è stata convocata una riunione straordinaria al Centro Civico di Borgo Vittoria per discutere la situazione. L’incontro coinvolgerà il presidente di circoscrizione Luca Rolandi, il coordinatore Alessandro Nucera, e l’assessore comunale Marco Porcedda. Sarà fondamentale affrontare le problematiche in corso e trovare soluzioni che possano riportare un clima di legalità nel quartiere.
Le speranze di una rinascita
La bonifica di Borgo Vittoria è emblematicamente un tentativo di rivitalizzare un’area in grave difficoltà. Le sfide attuali, caratterizzate da minacce e vandalismo, non possono oscurare l’importanza di questo progetto. I residenti, però, esprimono un forte desiderio di vedere azioni concrete che superino le fasi iniziali di intervento.
“Abbiamo bisogno di rispetto e legalità per costruire la nostra dignità,” dichiara un residente, rappresentando il grido d’aiuto di un’intera comunità. Questo progetto di riqualificazione avrà successo solo con un impegno collettivo per restituire sicurezza e dignità ai suoi abitanti, garantendo che le aspirazioni di rinnovamento non rimangano solo promesse, ma inizino a realizzarsi sul terreno.
Ultimo aggiornamento il 13 Gennaio 2025 da Armando Proietti