Bovalino commemora il brigadiere Antonino Marino, martire della lotta alla criminalità

Bovalino commemora il brigadiere Antonino Marino, martire della lotta alla criminalità

Bovalino commemora il brigadie Bovalino commemora il brigadie
Bovalino commemora il brigadiere Antonino Marino, martire della lotta alla criminalità - Fonte: Ansa | Gaeta.it

La rievocazione del sacrificio del brigadiere Antonino Marino a Bovalino sottolinea l’impegno delle istituzioni nella lotta contro la criminalità organizzata. Il 9 settembre 1990, Marino perse la vita durante un agguato della ‘ndrangheta, lasciando un segno profondo nella comunità locale e nelle forze dell’ordine. La cerimonia di commemorazione di oggi ha visto la partecipazione di numerose autorità e del pubblico, che si sono riuniti per onorare la memoria di un eroe.

Cerimonia di commemorazione a Bovalino

Una mattinata di ricordo e rispetto

Stamattina, a Bovalino, la comunità ha reso omaggio al brigadiere ANTONINO MARINO, insignito della Medaglia d’Oro al Valor Civile “alla memoria”. L’evento commemorativo ha coinvolto non solo i familiari del caduto, ma anche diverse autorità civili, militari, religiose e giudiziarie della provincia di Reggio Calabria. Nell’omonima piazza dedicata al brigadiere, è stata deposta una corona d’alloro, sotto uno splendido cielo autunnale che ha creato un’atmosfera solenne.

A seguire, la cerimonia ha incluso una messa officiata dal vescovo di Locri, MONS. FRANCESCO OLIVA, coadiuvato dal cappellano militare DON ALDO RIPEPI. Questo momento di preghiera ha rappresentato un momento di riflessione per tutti i presenti, ricordando il sacrificio estremo e il coraggio del brigadiere nel suo operato. Non è solo un evento per commemorare un passato tragico, ma un appello alla continua lotta contro ogni forma di violenza e illegalità.

Vita e carriera del brigadiere Antonino Marino

Un testimone della lotta contro la criminalità

Antonino Marino è stato molto più di un semplice carabiniere; era un referente fondamentale nella battaglia contro la criminalità organizzata nella regione. La sua carriera lo ha visto impegnato in indagini su traffici illeciti e in operazioni direttamente legate alla ‘ndrangheta, una delle organizzazioni mafiose più potenti e temute d’Italia. Durante il suo servizio come comandante della Stazione di Platì, ha partecipato a numerose investigazioni su sequestri di persona, che in quegli anni erano una delle principali fonti di paura per la comunità locale e per i tanti in viaggio lungo la costa ionica.

La preparazione e la competenza di Marino nel comprendere i meccanismi della criminalità lo hanno reso un bersaglio privilegiato per i gruppi mafiosi. La sua dedizione al dovere e la sua fermezza nel combattere il crimine hanno costantemente messo a repentaglio la sua vita, segno di un vero servitore dello Stato.

Il tragico agguato del 9 settembre 1990

La fatalità di una serata di festa

La notte del 9 settembre 1990 ha segnato un tragico punto di svolta nella vita di Antonino Marino e della sua famiglia. Dopo essere stato recentemente trasferito alla Stazione di Carabinieri di San Ferdinando, il brigadiere si trovava a Bovalino Superiore insieme alla sua famiglia per festeggiare la festa patronale. La celebrazione, normalmente inondato da risate e colori, si trasformò rapidamente in uno scenario di terrore.

Mentre si godeva lo spettacolo pirotecnico, un sicario si avvicinò e, approfittando della confusione generale, aprì il fuoco. Marino fu colpito in parti vitali, mentre la moglie incinta e il suo bambino, FRANCESCO, che all’epoca aveva solo un anno, furono coinvolti nella terribile sparatoria. L’attacco non solo colpì il brigadiere ma spezzò la tranquillità di una festa, lasciando cicatrici indelebili in una comunità intera.

L’eredità lasciata da Marino continua a vivere attraverso il suo progetto di vita e l’impatto che ha avuto nella lotta contro la criminalità. Oggi, il figlio Francesco è un ufficiale dell’Arma dei Carabinieri, portando avanti la tradizione di coraggio e dedizione agli ideali di giustizia e sicurezza.

Onore e memoria: tributi per Antonino Marino

Dedicazioni e riconoscimenti

Nel corso degli anni, la memoria di Antonino Marino è stata onorata in vari modi. Il 25 maggio 2010, la piazza di Bovalino Marina è stata ufficialmente intitolata a lui, segno di un riconoscimento pubblico del suo sacrificio. Inoltre, il 30 settembre 2011, la Caserma di Platì, attuale sede della Stazione Carabinieri, ha ricevuto lo stesso tributo. Questi atti simbolici servono non solo a ricordare la figura del brigadiere, ma anche a testimoniare l’impegno della comunità e delle istituzioni nel mantenere viva la memoria degli eroi che hanno dato la vita per la sicurezza dei cittadini.

La commemorazione di oggi non è solo un atto di rispetto, ma anche un richiamo all’unità nella lotta contro la criminalità. È un invito a tutti a rimanere vigili e a collaborare, affinché simili tragedie non si ripetano e che la giustizia continui a prevalere.

Ultimo aggiornamento il 10 Settembre 2024 da Donatella Ercolano

Change privacy settings
×