Bravata giovanile danneggia monumento ai Caduti di Mathi: denuncia e indagini in corso

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Bravata giovanile danneggia monumento ai Caduti di Mathi: denuncia e indagini in corso - Fonte: Giornalelavoce | Gaeta.it

Un episodio di vandalismo ha scosso la comunità di Mathi, in occasione delle celebrazioni del patrono locale. Quattro ragazzi si sono resi protagonisti di un atto che ha inferto un duro colpo a un simbolo della memoria storica del paese: il monumento ai Caduti situato in via Domenico Borla, di fronte alle scuole. I danni, visibili e gravi, coinvolgono principalmente due vasi ornamentali ai lati della lapide commemorativa, oltre a scritte dedicate ai caduti della Seconda Guerra Mondiale e della Resistenza.

Il vandalismo durante le celebrazioni patronali

Le celebrazioni in onore del patrono di Mathi dovrebbero rappresentare momenti di unione e celebrazione per la comunità, ma questo evento ha preso una piega inaspettata. I quattro giovani, la cui età non è stata specificata, hanno deciso di immortalare un momento di leggerezza scavalcando la recinzione che circonda il monumento. Tuttavia, il loro gesto si è trasformato in un atto irresponsabile, culminato nel danneggiamento di un patrimonio storico della città.

L'intervento tempestivo delle forze dell'ordine è stato sollecitato dal presidente della sezione locale dell'ANPI, Marco Vottero, che ha sporto denuncia ai Carabinieri. “Non potevamo tollerare un simile gesto. Questo monumento rappresenta un pezzo importante della nostra storia e di quella del nostro Paese”, ha affermato Vottero, sottolineando l'importanza di preservare la memoria storica a beneficio delle future generazioni.

Indagini e identificazione dei responsabili

Grazie alle telecamere di sorveglianza presenti nel centro storico di Mathi, le forze dell'ordine sono riuscite a ottenere immagini chiare degli autori del danneggiamento. Le registrazioni, che sono state prontamente acquisite dal Comune e messe a disposizione dei Carabinieri, hanno facilitato l'identificazione dei ragazzi responsabili. Fulvio Valentinotti, un membro dell'ANPI, ha confermato l'efficacia delle riprese: “Le immagini sono chiare e sono state messe a disposizione delle forze dell'ordine.”

Secondo quanto riportato, le telecamere hanno ripreso i quattro giovani mentre si arrampicavano sul monumento per scattare foto. È durante la fase di discesa che, afferrandosi ai vasi ornamentali, hanno causato il loro rovinoso crollo. La dinamica dell'accaduto mette in luce non solo un atto di vandalismo, ma anche una mancanza di rispetto nei confronti della storia che rappresentano questi simboli.

Il ruolo dell'ANPI e la salvaguardia del patrimonio

Di fronte ai danni arrecati, i membri locali dell'ANPI hanno preso l'iniziativa di ripulire e mettere in sicurezza l'area danneggiata. Un gesto che evidenzia l'importanza della comunità nel preservare il patrimonio culturale e storico. Le responsabilità penali dei giovani ora sono nelle mani delle autorità, e si prevede che dovranno rispondere delle loro azioni di fronte ai Carabinieri, oltre a coprire le spese necessarie per il restauro del monumento.

Questo episodio ha portato alla ribalta un tema fondamentale: la tutela del patrimonio storico e culturale. La comunità si trova ora a riflettere sull'importanza di impiegare sforzi congiunti per garantire la conservazione dei luoghi che rappresentano la memoria collettiva. È cruciale che la società comprenda il valore intrinseco di questi monumenti e si attivi per proteggere ciò che ci ricorda il passato. A seguito di questo evento, si auspica una maggiore sensibilizzazione nei confronti del rispetto dei luoghi storici e commemorativi.

Ultimo aggiornamento il 21 Settembre 2024 da Donatella Ercolano

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