Bresaola della valtellina Igp cresce produzione e valore nonostante difficoltà di approvvigionamento europeo nel 2024

Bresaola della valtellina Igp cresce produzione e valore nonostante difficoltà di approvvigionamento europeo nel 2024

Nel 2024 la bresaola della Valtellina Igp cresce in produzione, valore e export, ma affronta criticità nell’approvvigionamento della materia prima europea e sfide economiche per il 2025.
Bresaola Della Valtellina Igp Bresaola Della Valtellina Igp
Nel 2024 la bresaola della Valtellina Igp ha registrato crescita in produzione, valore e export, ma deve affrontare criticità nell’approvvigionamento della materia prima europea e costi crescenti, con sfide importanti per il 2025. - Gaeta.it

Nel 2024 il comparto della bresaola della valtellina Igp ha registrato una crescita nella produzione e nel valore al consumo. Il consorzio di tutela ha presentato i dati che mostrano incrementi significativi, pur evidenziando alcune problematiche legate alla materia prima europea e alle barriere commerciali. Il settore ha visto miglioramenti nell’export e nell’occupazione, ma le sfide per il 2025 restano importanti.

Risultati di produzione e crescita del valore nel 2024

La produzione di bresaola della valtellina Igp ha raggiunto nel 2024 le 12.600 tonnellate, con una crescita del 6,52% rispetto all’anno precedente. Questa espansione ha portato il valore al consumo a toccare i 480 milioni di euro, segnando un andamento positivo per il comparto. I dati, raccolti dal consorzio, indicano una domanda solida e una risposta produttiva al passo.

L’incremento non ha interessato solo la quantità ma anche la qualità delle vendite, con il settore della gdo confermato come principale canale distributivo. La grande distribuzione organizzata assorbe il 77% della produzione totale, dimostrando una forte presenza commerciale e un ruolo decisivo nella diffusione del prodotto.

Accanto all’aumento in termini di volume e valore, si evidenzia una crescita dell’occupazione del 4%, con l’indotto in espansione oltre ai posti di lavoro diretti. Le 14 aziende certificate dall’organismo di controllo Csqa rappresentano il cuore produttivo, ma risentono delle difficoltà emergenti nel reperimento della materia prima.

Export e nuovi mercati internazionali

L’export della bresaola della valtellina Igp si conferma un punto di forza, rappresentando circa il 5% della produzione totale, pari a 632 tonnellate. Il valore delle esportazioni ha superato i 14 milioni di euro, segnando un aumento del 4,64%. I paesi europei restano il principale mercato estero, assorbendo il 72% delle vendite con un incremento del 3,2% rispetto al 2023.

Al di fuori dell’Unione europea si registra un incremento più consistente, pari al +8,5%, con particolare interesse per i paesi del Medio Oriente. La presenza nei mercati a maggioranza islamica rivela un’espansione territoriale significativa, accompagnata da una domanda crescente. Questo trend di diversificazione rappresenta una risposta alle sfide interne sul fronte delle materie prime.

L’export conferma la bresaola della valtellina Igp come prodotto caratterizzato da un appeal internazionale, rafforzando la reputazione italiana in ambito gastronomico. Il ruolo dell’export diventa rilevante per bilanciare eventuali instabilità del mercato interno e per sostenere la crescita complessiva del comparto.

Criticità nell’approvvigionamento della materia prima europea

Un segnale di campanello d’allarme riguarda il calo della disponibilità della materia prima di origine europea. Nel 2023 questa copriva il 30% del fabbisogno totale, ma nel 2024 la quota è scesa al 22%, andando verso un ulteriore calo previsto anche per il 2025. La riduzione ha causato tensioni nell’approvvigionamento, mettendo a rischio la capacità produttiva delle aziende.

Il problema nasce dalla diminuzione della disponibilità sul mercato europeo e dalla difficoltà nel reperire carni per la produzione della bresaola. La contrazione porta i produttori a rivolgersi maggiormente al mercato extraeuropeo, dove però si trovano barriere doganali pesanti che alzano i costi.

Le tariffe doganali sulle importazioni extraeuropee possono raggiungere aumenti fino al 50% sul prezzo iniziale della materia prima. Questo si traduce in un impatto economico notevole, che il settore fatica a sostenere senza compromettere i margini e la redditività.

Tensioni economiche e strategie del consorzio nel 2025

Secondo il presidente del consorzio Mario Francesco Moro, i dati positivi degli ultimi anni non bastano più a compensare l’aumento costante dei costi di produzione. L’incremento degli oneri infatti non può essere assorbito solo dai produttori, che seppure hanno fatto sforzi, si trovano in difficoltà a mantenere margini sostenibili.

Il consorzio rappresenta 14 aziende certificate, tutte alle prese con un quadro incerto e condizioni di mercato sempre più complicate. La difficoltà nel pianificare strategie future si riflette su tutto il comparto, frenando investimenti e sviluppo.

Moro ha lanciato un appello per un intervento collettivo, che coinvolga tutti i soggetti della filiera, dalle imprese fino alle istituzioni e ai decisori politici. L’obiettivo è tutelare la produzione, sostenere i produttori e stabilizzare il mercato, evitando che nuovi ostacoli compromettano un settore importante per l’economia della valtellina e per il made in Italy gastronomico.

Gli sviluppi nei prossimi mesi saranno cruciali per definire la traiettoria del comparto bresaola della valtellina Igp e per evitare che le difficoltà emergenti diventino un freno alla crescita raggiunta negli ultimi anni.

  • Marco Mintillo

    Marco Mintillo è un giornalista e blogger specializzato in cronaca e attualità, con una passione per i viaggi. Collabora regolarmente con Gaeta.it, un sito di riferimento per notizie e approfondimenti sulla città di Gaeta e oltre. Qui, Marco pubblica articoli che spaziano dall'analisi di eventi locali a questioni di rilievo internazionale, offrendo sempre una prospettiva fresca e dettagliata. La sua abilità nel raccontare i fatti attraverso la lente del viaggiatore gli ha guadagnato una fedele base di lettori che apprezzano la sua capacità di legare la cronaca mondiale alle storie del territorio.

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