In un episodio da brividi di Striscia la notizia, Vittorio Brumotti torna sul tema dello spaccio con un’inchiesta mozzafiato. Questa volta, è stato contattato da due pusher egiziani che hanno scelto di rivelare i dettagli del loro operato. Il programma di Canale 5, in onda alle 20.35, ha dato voce a due protagonisti oscuri di un traffico che coinvolge giovani e armi, offrendo uno sguardo inquietante sull’argomento.
Intervista nel bosco: segreti svelati
Brumotti, noto per le sue inchieste rischiose, si è trovato da solo in un bosco a intervistare due spacciatori a volto coperto. Questa scelta non è stata casuale; ha permesso ai pusher di parlare senza paura di ripercussioni. I due hanno svelato il processo di reclutamento dei giovani, descrivendo un sistema che inizia dall’arrivo via mare: “I ragazzi arrivano con il barcone e vengono subito messi a lavorare nei boschi”. Un affare che si traduce in guadagni notevoli per i neo-spacciatori, che inizialmente guadagnano circa 3mila euro a settimana, cifra che può raddoppiare nel giro di pochi mesi.
La seconda parte dell’intervista ha riguardato l’uso di armi, con uno dei pusher che ha mostrato soddisfatto un’arma nascosta nella cintura. Ha affermato che non esiterebbe a usarla se qualcuno entrasse nel loro territorio: “Se qualcuno viene nel mio bosco gli sparo, è già successo”. Inoltre, Brumotti ha appreso che sotto questi spacciatori operano altri diciotto giovani, a cui viene insegnato come gestire situazioni di pericolo, come ingoiare le palline di droga in caso di apparizione della polizia.
Minacce e ritorsioni: Brumotti nel mirino
Durante l’intervista, i due pusher hanno anche rivelato notizie inquietanti riguardo a minacce dirette nei confronti di Vittorio Brumotti. Hanno confermato che esiste una vera e propria colletta tra spacciatori per far visita fisicamente all’inviato: “È tutto vero. In molti, per soldi, si sono offerti per spararti alle gambe. Anche a me sono state inviate le tue foto”. Questo porta a riflettere sulla pressione e sui rischi che chi cerca di portare alla luce la verità in questo ambiente si trova ad affrontare.
La presa del cellulare e il covi della droga
L’intervista ha preso una piega inquietante quando i pusher hanno sequestrato il cellulare di Brumotti. L’inviato, bendato e confuso, è stato caricato su un’auto. Questo momento di panico è culminato in un viaggio alla cieca fino a uno scantinato, uno dei covi dei pusher. Qui, Brumotti ha assistito alle fasi cruciali del taglio e del confezionamento della droga. Un’esperienza che ha messo in mostra non solo l’operato di questi criminali, ma anche la potenza e l’organizzazione del mercato della droga in Italia.
L’inchiesta di Striscia la notizia mette nuovamente in evidenza la necessità di un’attenzione serrata nei confronti dello spaccio e dei suoi effetti devastanti sulla comunità . Attraverso queste rivelazioni scioccanti, il programma continua a sollevare domande cruciali sulla sicurezza e sulla giustizia in un contesto sempre più complesso.