Bruno Petrucci, scrittore alla sua prima opera, ha presentato un libro di oltre 300 pagine dedicato alla storia e ai ricordi dei quartieri di Centocelle, Quadraro e Torpignattara. Attraverso una narrazione fluida e coinvolgente, Petrucci non si limita a riportare aneddoti personali ma meticolosamente traccia l’evoluzione di questi luoghi significativi dalle origini ai giorni nostri, arricchendo il testo di testimonianze storiche legate alla Seconda Guerra Mondiale.
La storia di un quartiere in trasformazione
Il libro di Petrucci si propone come un viaggio nella memoria dei luoghi in cui il protagonista è cresciuto. Non solo un resoconto delle sue esperienze da giovane, ma una ricerca approfondita sulla trasformazione dei territori, che negli anni sono cambiati radicalmente. Centocelle, Quadraro e Torpignattara, per citare alcuni, non sono scenari statici; rappresentano un microcosmo che ha vissuto momenti di crescita, crisi e rinnovamento.
Attraverso le pagine, il lettore scopre non soltanto i ricordi personali di Petrucci, ma anche le storie di figure significative che hanno contribuito alla vita sociale e culturale dei quartieri. Lavoratori, attivisti e cittadini comuni sono tutti protagonisti di questo racconto, che restituisce una narrazione viva e attuale. Ogni capitolo del libro è pervaso da una sorta di nostalgia, ma al tempo stesso da una speranza per il futuro dei luoghi che il lettore viene a conoscere.
Un aspetto fondamentale del libro è il forte legame con la storia collettiva, che Petrucci ha esplorato attraverso ricerche archivistiche e interviste. Con il supporto di documenti storici e testimonianze orali, il lavoro di Petrucci si distingue per l’accuratezza e la passione con cui affronta temi di rilevanza sociale e storica.
Un evento di presentazione ricco di emozioni
La presentazione del libro si è svolta il 24 novembre 2024 presso la Scuola Fausto Cecconi, ed è stata caratterizzata dalla presenza di numerosi ospiti illustri. Tra i partecipanti figuravano personalità come A. Falomi, ex Senatore della Repubblica, e G. Rodano, ex Consigliere Regionale, insieme a Pino Battaglia e altri esponenti della politica locale. La sala era gremita, segno dell’interesse per il tema trattato e per la vita di un quartiere che ha segnato la storia di Roma.
Durante l’evento, Bruno Petrucci ha raccontato la sua infanzia, condividendo aneddoti significativi legati allo sport, al lavoro e alle lotte sociali che ha affrontato. Pino Battaglia ha richiamato alla memoria le battaglie per migliorare i trasporti pubblici nel territorio, in particolare la creazione della linea di bus 555. Queste testimonianze hanno arricchito la presentazione, facendola diventare un confronto diretto fra il passato e le sfide odierne.
L’ex senator Falomi ha sottolineato l’importanza di infrastrutture come le fognature nel quartiere di Centocelle, rimarcando il lavoro svolto da Petrucci per migliorare le condizioni di vita dei cittadini. Scalia ha fatto riferimento agli investimenti previsti dal PNRR che porteranno a nuove realizzazioni nei prossimi anni, frutto dell’impegno di Petrucci e della comunità.
L’importanza della memoria storica
Il lavoro di Petrucci trova un sostegno forte da parte di storici come Riccardo Sansone. Quest’ultimo ha evidenziato come le ricerche di Petrucci abbiano contribuito a dare nuova luce all’importanza di Centocelle nella lotta partigiana durante il conflitto mondiale. La medaglia d’oro conferita al quartiere per il suo contributo alla resistenza è un segnali del valore storico che questi luoghi conservano.
Durante la presentazione, è emersa la richiesta di dare spazio a coloro che sono citati nel libro. Testimonianze dirette di personaggi storici renderebbero il racconto ancora più immersivo e vivace, un modo per legare ancora di più le nuove generazioni alla memoria collettiva.
M.Paba, presidente della Rete D’Impresa Castani, ha ribadito l’impatto positivo dell’opera di Petrucci per il miglioramento della vita nei segmenti di Roma di cui scrive. L’esperienza e la dedizione del narratore nel supportare progetti locali è stata encomiata, contribuendo alla valorizzazione del patrimonio culturale e sociale di questi quartieri. Un’ottima occasione per riflettere su quanto la memoria, personale e collettiva, possa farci guardare avanti con maggiore consapevolezza.
Ultimo aggiornamento il 25 Novembre 2024 da Sara Gatti