Bullismo in Campania: il video di un ragazzino deriso da un branco genera indignazione

Bullismo in Campania: il video di un ragazzino deriso da un branco genera indignazione

Bullismo in Campania il video Bullismo in Campania il video
Bullismo in Campania: il video di un ragazzino deriso da un branco genera indignazione - Gaeta.it

Un nuovo caso di bullismo scuote l’Italia, mentre il video di un giovane aggredito da un gruppo di ragazzi più grandi di lui emerge in Campania. Questo episodio, avvenuto nel comune di Sirignano, in provincia di Avellino, riporta alla luce il grave problema del bullismo nelle scuole e nei luoghi pubblici, creando un clima di allerta e preoccupazione tra genitori e autorità locali.

Il contenuto scioccante del video

Nel video diffuso dal deputato di AVS Francesco Emilio Borrelli, si assiste a una brutale aggressione. In una prima sequenza, un ragazzino è picchiato all’interno di un appartamento da un ragazzo più grande. La scena, filmata da un altro membro della gang, è inquietante e mette in evidenza la crescita del bullismo in luoghi apparentemente sicuri, come le mura domestiche. Non è solo la violenza fisica a colpire, ma anche le parole dure e le minacce rivolte al giovane, come “Se parli con tua madre ti appendiamo come Cristo in Croce”, rendendo la situazione ancora più allarmante.

Il secondo video, ambientato in un parco pubblico, approfondisce ulteriormente il clima di intimidazione. Qui il ragazzino è circondato dai suoi aguzzini, che lo costringono a promettere di non raccontare nulla alla madre riguardo all’aggressione subita. In un momento straziante, il ragazzo è forzato a baciargli le mani, inequivocabile simbolo di sottomissione e impietosa manifestazione del potere esercitato dal branco.

Reazioni e preoccupazioni della comunità

Francesco Emilio Borrelli è intervenuto sul caso, esprimendo forte indignazione per l’accaduto. Ha pubblicamente invitato la comunità locale di Sirignano a prendere posizione contro il bullismo, chiedendo anzi che venga fatta luce sull’identità dei responsabili. “Un gravissimo episodio di bullismo. Auspico che l’intera comunità si schieri apertamente a favore della vittima”, ha dichiarato il deputato. La richiesta di identificare i bulli ha reso evidente la necessità di un intervento immediato da parte delle autorità competenti, affinché talune situazioni non restino impunite.

Borrelli ha anche sollevato un ulteriore argomento riguardante il dovere delle famiglie di essere consapevoli delle azioni dei propri figli. “Le famiglie devono essere chiamate a rispondere per quello che i loro ragazzi fanno. È fondamentale che non si sottraggano alle loro responsabilità”, ha rimarcato il deputato, chiosando sul fatto che la tematica del bullismo, e del cyberbullismo in particolare, sia in costante aumento e spesso porti a conseguenze tragiche.

Il bisogno di una rete di supporto

Questo agghiacciante episodio di bullismo sottolinea l’urgenza di formare una rete di sostegno sociale che possa proteggere i giovani. Le vittime di bullismo raramente denunciano le aggressioni per paura di ritorsioni o di isolamento, rendendo fondamentale l’attività preventiva da parte di scuole, famiglie e istituzioni. “Serve un’attivazione immediata della rete sociale, fatta di famiglie, scuole, servizi sociali, associazioni e parrocchie, per prevenire nuove tragedie e aiutare le vittime a denunciare”, ha concluso Borrelli, richiamando l’attenzione sulla necessità di un impegno collettivo.

L’episodio di Sirignano si inserisce in un contesto più ampio, che evidenzia come il bullismo sia un fenomeno diffuso, ma che può essere contrastato attraverso la collaborazione e una presa di coscienza sociale. L’attenzione, ora, è rivolta a come agiranno le autorità competenti e quale risposta darà la comunità a questo atto di violenza, affinché simili situazioni non siano più tollerate.

Ultimo aggiornamento il 11 Agosto 2024 da Laura Rossi

Change privacy settings
×