Burano e il merletto: storia, riconoscimenti e futuro dell’arte artigianale

Il merletto di Burano, simbolo dell’artigianato italiano dal ‘500, cerca riconoscimento IGP per preservare la tradizione e supportare le merlettaie attraverso iniziative locali e formazione per le nuove generazioni.
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Burano e il merletto: storia, riconoscimenti e futuro dell'arte artigianale - Gaeta.it

Il merletto di Burano è una tradizione che affonda le radici nel ‘500 a Venezia, diventando un simbolo dell’artigianato italiano famoso in tutto il mondo. Negli ultimi anni, le istituzioni locali hanno intrapreso azioni significative per garantire la protezione e la valorizzazione di questa arte. Nel 2021, il Comune di Venezia ha preso l’iniziativa di chiedere il riconoscimento di un marchio di Indicazione Geografica Protetta per il merletto, un passo che rappresenta un tentativo di mantenere viva una tradizione artigianale preziosa. Questo articolo esplora il processo di riconoscimento, le recenti normative europee e gli obiettivi dell’Associazione Merletto di Burano.

La tradizione del merletto di Burano

Il merletto di Burano è un’arte che si distingue per la sua eleganza e per la maestria richiesta nella sua realizzazione. Già nel ‘500, i pescatori e le loro famiglie si dedicavano alla creazione di merletti di alta qualità, utilizzando ago e filo in modo sapiente per dar vita a opere intricate. Questa tradizione ha attraversato i secoli, mantenendo viva la tecnica e l’estetica che la caratterizzano. Oggi, il merletto di Burano non è solo un prodotto artigianale, ma un vero e proprio patrimonio culturale che racconta storie di vita e passione.

Le merlettaie, le artigiane citate che si dedicano a questo lavoro, portano con sé un sapere tramandato di generazione in generazione. Con il passare del tempo, il merletto di Burano ha guadagnato notorietà a livello internazionale, attirando visitatori da tutto il mondo che desiderano portare a casa un pezzo di questa arte.

Il riconoscimento del marchio IGP

Nel 2021, l’Assessorato al Commercio e Attività produttive del Comune di Venezia ha avanzato una proposta alla Commissione Europea per ottenere la protezione del merletto di Burano attraverso l’indicazione geografica protetta. Questo passo è stato motivato dal desiderio di tutelare l’autenticità del prodotto e di preservare l’arte tradizionale. Il processo ha incluso la creazione dell’Associazione Merletto di Burano, che ha come obiettivo principale la salvaguardia di questa arte.

Il 16 novembre del 2023 è entrato in vigore un nuovo Regolamento Europeo, il quale stabilisce un quadro normativo uniforme per tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, finalizzato a proteggere i prodotti artigianali e industriali tramite il marchio IGP. Dal primo dicembre 2025, sarà possibile presentare domanda per la registrazione di un’IGP anche per i prodotti artigianali, un’opportunità che potrebbe fornire un maggiore supporto alle merlettaie e promuovere la qualità del merletto di Burano sul mercato.

Obiettivi dell’Associazione Merletto di Burano

L’Associazione Merletto di Burano ha diversi scopi legati alla tutela di questa tradizione. Il fulcro dell’operato dell’Associazione è la salvaguardia e la trasmissione del sapere legato all’arte del merletto. Le nuove generazioni hanno bisogno di apprendere le tecniche artigianali per garantire che quest’arte non venga dimenticata. A tal fine, l’Associazione pianifica corsi e attività di formazione per coinvolgere i giovani e farli diventare parte attiva della tradizione.

Oltre alla didattica, l’Associazione si impegna anche a garantire il riconoscimento e la dignità delle merlettaie, supportandole con strumenti e risorse necessarie per preservare il loro lavoro. L’intenzione è di arricchire l’artigianato locale e permettere a questa forma d’arte di evolversi positivamente in un contesto contemporaneo, mantenendo sempre viva l’essenza della tradizione.

La storia del merletto di Burano continua, alimentata da iniziative e progetti che mirano a garantire un futuro roseo per questa preziosa forma d’arte, che rappresenta non solo un patrimonio culturale, ma anche un segmento significativo dell’economia locale.

Ultimo aggiornamento il 8 Novembre 2024 da Elisabetta Cina

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