Roberto Burioni, noto virologo e membro del Comitato Tecnico Scientifico, ha espresso duramente il suo dissenso per il comportamento dei no vax, in un’intervista a Che tempo che fa, condotta da Fabio Fazio. Il virologo ha focalizzato la sua attenzione sulle conseguenze della mancata vaccinazione durante la pandemia di COVID-19 e sull’imminente approvazione di un condono che esonera i no vax dal pagamento delle sanzioni. Le sue parole hanno suscitato un ampio dibattito sull’importanza della vaccinazione e sulla responsabilità individuale nella salute pubblica.
L’irresponsabilità dei no vax e le conseguenze sulla salute pubblica
Secondo Burioni, le persone che non si sono vaccinate, nonostante l’obbligo per gli ultra cinquantenni, hanno agito irresponsabilmente sia nei confronti di se stesse che della comunità. Il virologo ha sottolineato quanto sia rischioso ignorare le norme sanitarie, esponendosi a malattie che si possono prevenire. Le sue dichiarazioni pongono l’accento sulla natura collettiva della salute: “Chi non si è vaccinato ha messo a rischio la propria vita e quella degli altri,” ha affermato.
Burioni ha evidenziato che la disponibilità del vaccino rappresentava un elemento cruciale nella lotta contro la diffusione del virus e che ogni persona non vaccinata aumentava la possibilità di contagio. L’idea di un comportamento irrazionale è stata paragonata a chi guida in stato di ebbrezza, e il virologo si è chiesto perché le sanzioni vengono meno nel caso di chi ha scelto di non vaccinarsi. Questi atteggiamenti, secondo il professore, non solo danneggiano la salute individuale, ma potrebbero anche portare a conseguenze devastanti per chi necessita di assistenza medica per altre patologie.
Il decreto Milleproroghe e il condono per no vax: effetti economici e sociali
La recente cancellazione delle multe ai no vax, legata al decreto Milleproroghe, ha sollevato forti polemiche. Burioni ha messo in evidenza come questo provvedimento rappresenti non solo una perdita economica per lo Stato, stimabile in circa 170 milioni di euro, ma anche un messaggio sbagliato per la società. “Con 170 milioni di euro,” ha proseguito, “si potrebbe costruire un ospedale.” La perdita di risorse pubbliche si traduce in un danno che ricade sull’intera collettività.
Questa scelta legislativa potrebbe contribuire a una sfiducia crescente nei confronti della vaccinazione, affermando erroneamente che vi fosse una giustificazione per non rispettare l’obbligo vaccinale. Burioni rileva la gravità di un simile messaggio in un’epoca in cui il sistema sanitario ha già subito e sta subendo enormi pressioni. La decisione di annullare le multe, a suo avviso, rappresenta una forma di connivenza nei confronti di comportamenti che possono danneggiare la salute pubblica.
Il ruolo della comunicazione scientifica e della fiducia nelle istituzioni
Infine, Burioni ha espresso preoccupazione per il calo della fiducia nelle istituzioni sanitarie e nella scienza. Ha commentato le recenti affermazioni di alcuni esponenti politici che propongono una “riabilitazione” dei no vax come se avessero compiuto una scelta legittima. Secondo il virologo, ciò rappresenta un errore gravissimo e un segnale di allerta per la società.
Il professor Burioni ha messo in luce che, mentre in Italia si segnalano casi mortali di pertosse e morbillo, altri Paesi non affrontano più tali problemi grazie alla compliance vaccinale. Questa realtà inaccettabile, causata dalla mancanza di vaccinazione, deve spingere tutti a riflettere sul valore della prevenzione. È necessario stabilire un rapporto costruttivo tra scienza e società, promuovendo una comunicazione chiara e trasparente che contrasti la disinformazione e l’irresponsabilità.
Ultimo aggiornamento il 15 Dicembre 2024 da Laura Rossi