Ca’ rugate riduce il peso delle bottiglie per abbattere emissioni e rafforzare sostenibilità nel 2025

Ca’ rugate riduce il peso delle bottiglie per abbattere emissioni e rafforzare sostenibilità nel 2025

Ca’ Rugate di Montecchia di Crosara introduce bottiglie più leggere dal 2025 per ridurre oltre 100 tonnellate di CO2 annue, mantenendo estetica e sostenibilità nella produzione biologica dei vini Soave Classico e Valpolicella.
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Ca’ Rugate di Montecchia di Crosara lancerà nel 2025 una linea di bottiglie più leggere per ridurre le emissioni di CO2, mantenendo estetica e qualità, rafforzando il suo impegno per la sostenibilità e l’agricoltura biologica. - Gaeta.it

L’azienda vitivinicola Ca’ Rugate di Montecchia di Crosara si prepara a introdurre una linea di bottiglie più leggere a partire dal secondo semestre del 2025. La novità è stata illustrata durante il Vinitaly di Verona, la kermesse internazionale del vino. Il progetto punta a diminuire l’impronta ambientale della produzione, pur mantenendo l’aspetto estetico e distintivo delle bottiglie. Questa iniziativa si inserisce in un percorso già avviato da tempo dall’azienda, che lega il proprio lavoro alla tutela del territorio e alla promozione di pratiche agricole biologiche.

La scelta di ca’ rugate di alleggerire le bottiglie per ridurre le emissioni di co2

Il fulcro dell’intervento firmato Ca’ Rugate è la riduzione del peso delle bottiglie in vetro, passate da 550 a 410 grammi su tutta la gamma, eccezion fatta per gli spumanti. Questa modifica non solo diminuisce il consumo di vetro, ma incide direttamente sulle emissioni di gas serra. Ogni grammo di vetro prodotto corrisponde, infatti, a un grammo equivalente di CO2 emessa nell’ambiente. Considerando i volumi di produzione, la nuova linea dovrebbe consentire un risparmio di oltre 100 tonnellate di CO2 ogni anno. Ciò include anche benefici per la logistica, dato che bottiglie più leggere implicano meno peso da trasportare e, di conseguenza, minori consumi di carburante lungo l’intera filiera.

Bilanciamento tra sostenibilità e estetica

L’iniziativa ha richiesto un lungo processo di sperimentazione per bilanciare sostenibilità e qualità estetica. L’azienda ha desiderato mantenere inalterata la percezione visiva e il valore estetico dei prodotti, salvaguardando il design e il logo che caratterizzano Ca’ Rugate. La riduzione del peso non ha compromesso eleganza e struttura delle bottiglie. Questo equilibrio fra economia delle risorse e immagine resta una priorità per l’azienda, che si dispone a offrire bottiglie più leggere senza sacrificare la riconoscibilità che le distingue sul mercato.

Impegno e tradizione nella visione green di ca’ rugate nelle zone di soave classico e valpolicella

La famiglia Tessari, che dirige Ca’ Rugate, ha portato avanti una visione a lungo termine incentrata sul rispetto dell’ambiente e la salvaguardia della biodiversità. L’azienda gestisce circa novanta ettari di vigneti distribuiti nel territorio di Montecchia di Crosara, zone in cui si producono vini del Soave Classico, dei Monti Lessini e della Valpolicella. Tutte le coltivazioni seguono i principi dell’agricoltura biologica, una scelta che impone grande attenzione, specie in annate come quella del 2024, caratterizzata da condizioni climatiche difficili. Questa cura si riflette in ogni fase della produzione e testimonia la continuità del progetto sostenibile dell’azienda.

L’azienda opera inoltre con una fattoria didattica e una fattoria sociale, offrendo attività che coinvolgono il territorio e la comunità locale. Queste iniziative fanno di Ca’ Rugate un punto di riferimento per discussioni su biodiversità e sostenibilità ambientale nel contesto veronese. La storia di certificazioni biologiche ottenute nel corso degli ultimi anni rafforza l’identità di Ca’ Rugate, che mira a coniugare tradizione e attenzione green in una zona particolarmente pregiata.

Il peso del vetro nella filiera vitivinicola: un impatto ambientale da ridurre

La produzione del vetro rappresenta una parte rilevante nell’impatto ambientale complessivo del vino. La quantità di CO2 emessa durante la realizzazione delle bottiglie è elevata e dipende proprio dal peso del contenitore. Ridurre il peso significa diminuire le materie prime necessarie e, con esse, le emissioni prodotte. Il caso di Ca’ Rugate mostra come anche piccoli interventi possano tradursi in numeri concreti di riduzione delle emissioni. Più leggere, le bottiglie si prestano a una movimentazione più agevole negli spostamenti dal vigneto al consumatore finale, diminuendo ulteriormente le emissioni legate al trasporto.

Questa strategia nasce da ricerche e dati scientifici che evidenziano il peso del vetro come una delle principali cause di emissione di gas serra nella filiera del vino. L’azienda ha voluto fare un passo avanti agendo proprio su questo elemento, ponendo attenzione all’estetica ma senza trascurare il significato ambientale della modifica. Dalla produzione del vetro, al suo trasporto, fino allo smaltimento, ogni fase conta per l’impronta ambientale complessiva del prodotto finale.

Benefici ambientali e logistici

L’alleggerimento delle bottiglie consente di diminuire il consumo di vetro e, parallelamente, permette una logistica più efficiente riducendo i consumi di carburante. Questo intervento dimostra come innovazioni sostenibili possano conciliarsi con esigenze di mercato e qualità del prodotto.

Famiglia tessari e la nuova linea: una scelta che guarda al futuro del territorio

Michele Tessari, titolare ed enologo di Ca’ Rugate, ha spiegato come questa rivoluzione nelle bottiglie sia nata da un lungo lavoro di prova. L’obiettivo era confermare che la sostenibilità non dovesse sacrificare l’aspetto visivo e il valore della bottiglia. La famiglia Tessari informa di voler proseguire su questa strada, che lega la produzione alla valorizzazione del territorio. Sottolinea che ogni scelta operata si inserisce nella tutela dell’ambiente e del paesaggio, aspetti fondamentali delle zone di Montecchia di Crosara.

Il progetto delle bottiglie leggere si affianca a una politica più ampia volta a mantenere un equilibrio fra qualità, rispetto per la natura e aspettative del consumatore. Ca’ Rugate continua a spingere su una viticoltura responsabile, che guarda all’impatto sull’ambiente come parte integrante del lavoro. La combinazione di pratica biologica, attenzione alla biodiversità e cure per il territorio resta il pilastro di un modo di fare vino che, prossimamente, passerà anche da bottiglie più sostenibili senza rinunciare all’eleganza.

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