Caduta di una scalatrice nel Friuli: grave incidente sul Torrione Spinotti durante un'escursione

Caduta di una scalatrice nel Friuli: grave incidente sul Torrione Spinotti durante un’escursione

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Caduta di una scalatrice nel Friuli: grave incidente sul Torrione Spinotti durante un'escursione - Gaeta.it

Un tragico incidente ha colpito una giovane scalatrice di 25 anni, che stamattina ha riportato gravi ferite mentre affrontava una delle vie più impegnative del TORRIONE SPINOTTI, situato nel gruppo montuoso del Coglians, in FRIULI. La studentessa, originaria di Trieste, è caduta mentre tentava di superare il primo tiro di corda della via Airolg. L’episodio ha richiesto un intervento immediato da parte dei soccorsi, accendendo i riflettori sulla sicurezza in montagna e sulle insidie rappresentate da tali attività outdoor.

Dinamica dell’incidente

La giovane scalatrice, che stava percorrendo l’impegnativo sentiero 144 nei pressi di Forni Avoltri, ha incontrato una situazione pericolosa a causa della rottura di un appiglio. Questo evento, classificabile come un errore fatale in un contesto di arrampicata, ha causato una caduta di circa cinque metri, dal momento che il suo compagno di cordata, un coetaneo di Trieste, non è riuscito a fermarla completamente. Nonostante la frenata avvenuta grazie all’ancoraggio del compagno, la ragazza ha battuto la schiena durante la caduta, riportando lesioni serie.

Questa situazione ha evidenziato la rapida successione di eventi sui sentieri delle montagne friulane, dove di fatto anche il più robusto dei climber può trovarsi in difficoltà. L’imprendibilità del terreno, unita a fattori come l’umidità e la particolare formazione della roccia, rappresentano elementi di rischio significativo per gli escursionisti e gli appassionati di arrampicata. La calamità avvenuta stamattina non è solo un campanello d’allerta, ma serve a ricordare l’importanza di tecniche adeguate di sicurezza e preparazione.

Intervento dei soccorsi e ospedalizzazione

A seguito dell’incidente, il compagno di cordata ha immediatamente contattato il numero d’emergenza, il 112, richiedendo un intervento urgente. La centrale operativa della SORES FVG ha attivato i protocolli di emergenza, inviando sul luogo dell’incidente un’eliambulanza per garantire un trasporto rapido verso ospedali attrezzati. In pochi minuti, il team di pronto intervento è riuscito a raggiungere la giovane ferita, somministrandole le prime cure necessarie direttamente sul campo.

Dopo la stabilizzazione delle condizioni della scalatrice, è stata trasferita d’urgenza a bordo dell’elisoccorso all’ospedale di Udine, dove i medici hanno iniziato a monitorare le sue condizioni. Fortunatamente, sembra che la giovane scalatrice non sia in pericolo di vita, sebbene le sue ferite richiedano un’attenzione medica approfondita e un periodo di recupero probabilmente lungo.

Supporto e collaborazione dei soccorsi alpini

Le squadre della stazione di Forni Avoltri del SOCCORSO ALPINO, composte da esperti tecnici, hanno collaborato con la Guardia di Finanza prontamente. Questi professionisti del soccorso si sono posizionati al campo base sotto il rifugio Tolazzi per garantire assistenza durante le operazioni di recupero e soccorso ancor più critiche. Qualora fosse stato necessario, avrebbero potuto intervenire per un supporto diretto anche nella gestione del compagno di cordata, che si è trovato ad affrontare una situazione emotivamente e fisicamente gravosa, essendo testimone dell’incidente.

In effetti, l’azione di aiuto dei soccorritori ha previsto anche il trasporto giù dei materiali e dell’attrezzatura utilizzata durante l’arrampicata. Tale assistenza non solo ha alleviato il carico fisico del giovane, ma ha anche costituito un supporto morale in un momento di profonda ansia e disagio.

Un sorvegliato equilibrio tra rischio e preparazione è fondamentale quando si affrontano le sfide della montagna, e il caso di questa scalatrice ne è un vivo esempio.

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