Recentemente, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha espresso la sua opinione riguardo al modello di riqualificazione a Caivano durante un incontro organizzato da La Repubblica a Scampia. Il suo intervento ha toccato diversi temi legati ai progetti in corso e alla situazione della sicurezza nelle periferie della regione, evidenziando gli sforzi della Regione per affrontare problematiche storiche delle aree vulnerabili.
Il modello Caivano: riflessioni e critiche
Durante l’incontro, De Luca ha messo in discussione la reale efficacia del modello di riqualificazione di Caivano, dicendo che si tratta di una manovra superficiale. Secondo il presidente, il progetto è limitato essenzialmente al recupero di un impianto sportivo abbandonato, realizzato attraverso poteri speciali e commissariali. Questo intervento, pur senz’altro positivo, non rispecchia una visione complessiva di sviluppo per la comunità locale. L’impianto, secondo De Luca, è solo un tassello in un contesto che richiede un’attenzione ben più ampia e articolata.
Il presidente ha inoltre ricordato gli sforzi già compiuti dalla Regione, come la realizzazione di campi sportivi al Parco Verde. Secondo lui, queste azioni sono avvenute in un contesto di pubblicità fuorviante che non ha accompagnato i risultati concreti ottenuti. De Luca ha sottolineato l’importanza di avere politiche sociali integrative, specificamente menzionando il programma di riqualificazione urbana che coinvolge gli alloggi Acer, con l’obiettivo di favorire l’occupazione e migliorare la qualità della vita per i residenti.
La sicurezza a Caivano: un’analisi della situazione attuale
Un tema centrale toccato da De Luca è stato quello della sicurezza a Caivano. Nonostante gli sforzi, il presidente ha ammesso che, a suo parere, la situazione non è migliorata rispetto al passato. Ha evidenziato come le elezioni europee abbiano focalizzato l’attenzione sulla questione, ma non abbiano portato a cambiamenti significativi sul terreno. Secondo lui, la situazione di insicurezza è costante e indica la necessità di una strategia ben più robusta per affrontare le problematiche di criminalità e degrado nelle periferie.
De Luca ha collegato questa discussione sulla sicurezza alla necessità di un’azione collettiva che coinvolga non soltanto la Regione, ma anche le istituzioni locali e lo Stato. Secondo il presidente, la complessità della questione richiede iniziative coordinate; per rimuovere le problematiche radicate nel territorio è imperativo che vi sia una risposta articolata da parte di tutti gli attori coinvolti.
Scampia: dignità e valorizzazione delle periferie
In merito a Scampia, De Luca ha enfatizzato l’importanza di restituire dignità al quartiere e, per estensione, all’intera Napoli. Ha rimarcato come l’immagine della città e del Sud sia stata storicamente compromessa da rappresentazioni negative, spesso associate alla camorra e all’emergenza rifiuti. Tuttavia, ha voluto mettere in luce l’altro lato della medaglia: la storia, la cultura e la bellezza del territorio meridionale.
Il presidente ha affermato che il Sud deve ritrovare la propria voce, rivendicando un ruolo fondamentale all’interno dell’Italia. Secondo lui, senza Napoli e senza il Sud, l’idea di Italia sarebbe totalmente diversa. Ha insistito sul fatto che il tema delle periferie è un problema urbano, che richiede l’intervento sinergico di amministrazioni comunali e statali, oltre alla Regione.
Infine, De Luca ha accennato a programmi di rigenerazione urbana in corso, inclusi progetti di demolizione di strutture degradate. Desidera che le politiche sociali siano strutturate in modo da incoraggiare una cooperazione tra diverse istituzioni, indicando la sicurezza come prerogativa statale. La sua visione per Caivano, Scampia e il Sud in generale si propone di andare oltre il semplice recupero, mirando a una trasformazione sociale e culturale che possa realmente migliorare la vita dei residenti.