Recenti eventi nel Parco Verde di Caivano hanno scosso la comunità locale, con accuse gravi lanciate contro la madre di una delle cuginette coinvolte in un caso di abusi sessuali. La donna è considerata, da alcuni residenti, una “causa ingiusta” degli sgomberi avvenuti nei giorni scorsi. L’avvocato Angelo Pisani, legale della madre, ha deciso di intervenire formalmente per fare luce sulla situazione critica in cui versa la propria assistita. In una lettera indirizzata al prefetto di Napoli, Michele Di Bari, Pisani ha descritto il clima di paura e tensione che la donna sta vivendo.
La situazione della madre delle vittime
Il legale Pisani ha espresso le preoccupazioni relative alle condizioni di vita della signora, segnata profondamente dalla dolorosa esperienza vissuta dalla figlia. Nella missiva, l’avvocato sottolinea che la madre si sente costretta a vivere in una situazione di isolamento, con il timore costante di ritorsioni. Le minacce subite l’hanno costretta a rimanere in casa, limitando la sua libertà anche per compiti quotidiani come fare la spesa. Le sue amiche più care, preoccupate per la sua incolumità, l’hanno esortata a rimanere lontana dai luoghi pubblici per evitare ulteriori problemi.
Questa condizione di vita, secondo Pisani, è insostenibile e potrebbe avere esiti negativi sia per la salute fisica che mentale della donna. La comunità, divisa tra chi sostiene la madre e chi la accusa, genera un ambiente ancor più difficile da affrontare per lei, aggravando il senso di vulnerabilità già presente a causa della vicenda delle aggressioni subite dalle bambine.
L’appello per un intervento urgente
Nella sua lettera al prefetto, Pisani ha espresso la necessità che le autorità competenti intervengano per garantire la sicurezza della madre. Propone, infatti, misure di protezione che comprendono la possibilità di un trasferimento in un luogo sicuro o in una struttura protetta come una casa famiglia. L’avvocato fa intendere che senza un’adeguata protezione, la vita della donna rimarrà in pericolo costante, messa a rischio da chi, in modo infondato, la ritiene responsabile della situazione attuale.
Pisani fa notare che qualsiasi azione intrapresa dallo Stato in questo senso sarebbe proprio un riconoscimento dei legittimi diritti della madre. Questa richiesta va oltre il semplice supporto materiale; si tratta, infatti, di un riconoscimento della lotta che la donna sta conducendo per la sicurezza e il benessere delle bambine coinvolte negli abusi.
L’importanza di rompere il silenzio
Il legale sottolinea come la madre, nonostante la paura e le difficoltà, abbia avuto il coraggio di parlare e di cercare giustizia per le sue figlie e per gli altri bambini del Parco Verde. Questo atto di denuncia è un segno di resistenza contro l’omertà, un problema radicato nella comunità che solitamente porta alla protezione dei colpevoli invece che delle vittime.
La richiesta di Pisani non riguarda solo la protezione della madre, ma si configura anche come un invito allo Stato a prendere una posizione chiara e decisiva contro questo clima di paura e oppressione. Riconoscere il coraggio della donna e garantire la sua sicurezza è un passo fondamentale per combattere attivamente le ingiustizie e affrontare le problematiche sociali che affliggono l’area di Caivano.
Nel complesso, le accuse rivolte alla madre da parte dei residenti sembrano riflettere non solo una lotta personale ma anche una battaglia collettiva per il riconoscimento dei diritti delle vittime e la creazione di un ambiente sicuro per tutti, specialmente per i più vulnerabili.
Ultimo aggiornamento il 29 Novembre 2024 da Elisabetta Cina