Calabria: 44 milioni per il riuso dei beni confiscati, annunciato il nuovo piano regionale

Calabria: 44 milioni per il riuso dei beni confiscati, annunciato il nuovo piano regionale

La Regione Calabria lancia un piano da 44 milioni di euro per il riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità, promuovendo sviluppo locale e collaborazione con le amministrazioni comunali.
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Calabria: 44 milioni per il riuso dei beni confiscati, annunciato il nuovo piano regionale - Gaeta.it

La Regione Calabria ha avviato un significativo piano di riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata, proponendo un investimento complessivo che ammonta a 44 milioni di euro. Durante la presentazione del progetto a Catanzaro, il presidente Roberto Occhiuto ha evidenziato l’importanza degli sforzi compiuti negli ultimi anni, con un focus sull’efficienza nella gestione delle risorse pubbliche e sulla collaborazione con le amministrazioni locali.

Dettagli del piano di riutilizzo

Roberto Occhiuto ha annunciato che il nuovo piano di riuso dei beni confiscati è stato deliberato, portando a un investimento di circa 30 milioni di euro dal ciclo di programmazione 2021/2027, abbinati a ulteriori 15 milioni di euro provenienti dal Fondo Sviluppo e Coesione . L’iniziativa segna un cambiamento significativo nelle modalità di impiego delle risorse, garantendo regole modificate e convenzioni con i Comuni per accelerare la spesa e migliorare l’efficacia del progetto. Questo approccio finale ha l’obiettivo di restituire beni confiscati alla comunità, creando opportunità e contribuendo allo sviluppo locale.

Il piano è stato presentato con la partecipazione del sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro, e del vicepresidente Filippo Pietropaolo, entrambi attivamente coinvolti nella gestione del progetto. Con la presenza di 27 sindaci dei Comuni destinati a ricevere dei contributi, l’evento ha messo in luce l’importanza della cooperazione tra istituzioni per il buon esito di questa iniziativa.

Situazione attuale dei beni confiscati

Secondo dati forniti durante la conferenza, in Calabria sono attualmente 3.173 i beni confiscati, con circa 1.600 già destinati ai comuni. Di queste, 533 sono aziende e 227 sono già state assegnate nella loro nuova funzione. Questi numeri rappresentano un passo avanti rispetto agli sforzi degli ultimi tre anni compiuti dal governo regionale e nazionale. In particolare, la collaborazione tra Occhiuto, il ministro Piantedosi e Ferro ha portato a strategie concrete riguardo il riuso di queste proprietà, un’azione fondamentale nella lotta alla criminalità.

La soddisfazione del presidente Occhiuto è evidente; evidenzia l’importanza della progressione nel riutilizzo dei beni e gli esiti raggiunti sinora, delineando una strada verso un uso più responsabile e sostenibile delle risorse confiscate. Il coinvolgimento attivo delle amministrazioni è stato sottolineato come un elemento cruciale di successo per il piano.

Ruolo delle amministrazioni locali e delle agenzie

Wanda Ferro ha espresso entusiasmo per il lavoro congiunto che si sta svolgendo in Calabria, sostenendo che l’affidamento della delega al vicepresidente Pietropaolo rappresenta una strategia vincente. Inoltre, è stato firmato il primo protocollo tra la Regione e l’Agenzia Nazionale per i beni confiscati, segnando un’importante sinergia operativa.

Il messaggio principale lanciato da Ferro è chiaro: c’è la necessità di una risposta più incisiva da parte dei comuni. In un contesto in cui solo poco più della metà dei 144 beni disponibili ha ricevuto riscontro per il bando, l’invito è rivolto ai sindaci ad attivarsi, mostrando ai cittadini un segnale di forte impegno per il riutilizzo di questi asset. La disponibilità a sviluppare progetti che coinvolgano attivamente i cittadini sarà determinante per il successo dell’iniziativa.

Iniziative finanziate e progetti

Filippo Pietropaolo ha riferito che sono state realizzate già 33 iniziative finanziate attraverso una manifestazione di interesse rivolta ai 145 comuni aventi beni confiscati. L’accento è posto sull’importanza di presentare proposte concrete, corrispondenti a criteri ben definiti per garantire l’ottimizzazione delle risorse messe a disposizione.

Questa azione mette in evidenza la volontà del governo regionale di promuovere il riutilizzo dei beni confiscati attraverso iniziative significative che possano trasformare questi spazi in luoghi di sociale utilità e opportunità. Un processo che mira a favorire il coinvolgimento attivo dei cittadini e a restituire vitalità e sicurezza a comunità segnate dalla presenza della criminalità organizzata.

Ultimo aggiornamento il 24 Gennaio 2025 da Marco Mintillo

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