La situazione attorno all’inchiesta che coinvolge calciatori di Serie A e un presunto giro di scommesse online si fa sempre più intricata. I legali e i pubblici ministeri si confrontano su accuse gravi, mentre i nomi di atleti noti compaiono nei verbali. Tommaso De Giacomo e Patrik Frizzera sono al centro di questo caso e potrebbero dover affrontare arresti domiciliari se le accuse verranno confermate.
Chi sono i presunti gestori delle scommesse
Tommaso De Giacomo e Patrik Frizzera sono indicati come i presunti gestori di una rete di puntate illegali online. Oggi, durante l’udienza di fronte al gip di Milano, Lidia Castellucci, l’avvocato Vincenzo Scarano ha presentato una difesa incentrata sul fatto che i suoi clienti non siano organizzatori. L’avvocato sostiene che De Giacomo e Frizzera siano, in realtà , vittime di ludopatia, travolti da un meccanismo di gioco che li ha resi scommettitori come molti altri. Secondo questa linea difensiva, i due avrebbero agito come semplici puntatori, e non in qualità di gestori del sistema.
L’inchiesta, coordinata dai pubblici ministeri Roberta Amadeo e Paolo Filippini, ha portato alla luce un giro di scommesse che ha coinvolto addirittura una dozzina di calciatori di Serie A. Tra i nomi emersi ci sono Nicolò Fagioli, Sandro Tonali, Alessandro Florenzi, Mattia Perin, Wes McKennie, Raoul Bellanova e Samuele Ricci. La permeabilità di questi sportivi a schemi di scommesse illegali getta un’ombra su tutto il calcio italiano.
L’impatto delle accuse sui calciatori
Le accuse di gioco d’azzardo riguardano direttamente i calciatori coinvolti, che ora potrebbero dover affrontare serie ripercussioni. A differenza dei presunti gestori, i calciatori, essendo figure pubbliche, potrebbero subire un danno reputazionale immediato. In aggiunta, crescerebbe l’attenzione delle autorità sportive nei loro confronti.
La gravità della situazione
La gravità della situazione è accentuata dal fatto che si parla di scommesse illegali legate a partite di alta visibilità . La paura è che scommesse di questo tipo possano compromettere l’integrità di eventi sportivi. Già nel passato, simili scandali hanno portato a squalifiche e misure disciplinari da parte delle federazioni. I calciatori coinvolti dovranno rispondere non solo alle autorità giudiziarie, ma anche a quelle sportive.
La difesa dei presunti gestori
Nel corso dell’udienza, l’avvocato Scarano ha sottolineato che l’accusa potrebbe non essere in grado di provare il coinvolgimento attivo di De Giacomo e Frizzera nella gestione delle scommesse. Potrebbero, piuttosto, cadere le aggravanti di organizzazione del giro illecito, presentando una richiesta di misure alternative all’arresto. Il legale ha suggerito che, in realtà , l’imposizione di un obbligo di presentazione alla polizia potrebbe già essere un deterrente sufficiente.
Scarano ha ulteriormente chiarito la dinamica del funzionamento di queste piattaforme non autorizzate, descrivendo un ambiente dove i giocatori sono incentivati a reclutare altri scommettitori per aumentare i propri profitti. La narrazione del legale evidenzia un contesto di scommesse autogestite e non uno schema organizzato in senso stretto, come quello che si potrebbe immaginare da un punto di vista criminologico.
La situazione si fa complessa, e l’udienza proseguirà con l’esame delle prove e delle testimonianze che potrebbero influenzare il destino dei coinvolti. Sarà cruciale vedere come si evolveranno gli eventi nei prossimi giorni e quali misure verranno adottate da parte delle autorità competenti.