La calura ha colpito il Veneto, portando quella odierna ad essere la giornata più calda dell’estate. Con temperature che hanno raggiunto picchi significativi, da Noventa di Piave a Rovigo, la regione si trova a fare i conti con un clima torrido reso ancor più affescante dall’afa. Gli effetti di questa ondata di calore sono visibili nei centri storici delle città, dove il solleone ha spinto molti a cercare riparo. Scopriamo quindi i dettagli di questa situazione climatica nel Veneto.
Temperature elevate nella pianura veneta
Picchi da record: Noventa di Piave e Rovigo
In tutta la pianura veneta le temperature sono schizzate verso l’alto, con diverse località che hanno superato la soglia dei 30 gradi già in mattinata. Noventa di Piave e Rovigo hanno toccato temperature massime di 37 gradi, segnando picchi significativi non solo per la stagione estiva, ma anche per i parametri storici di questi centri. A Venezia, invece, il termometro ha fatto registrare 34 gradi, rendendo il clima altrettanto opprimente.
La sensazione di calore è amplificata dall’afa, che ha reso il pomeriggio insopportabile, dissuadendo anche i turisti e i residenti dall’affollare i luoghi storici e le piazze. Le stesse vie che solitamente pullulano di vita e attività sono rimaste pressoché deserte, rendendo l’atmosfera surreale. Le autorità e i servizi meteorologici hanno emesso diversi avvisi riguardo a questa ondata di calore, spingendo la popolazione a prendere precauzioni e a restare idratata.
Gli effetti del caldo sugli ambienti urbani
Gli ambienti urbani, le aree ricche di edifici e infrastrutture, assorbono il calore durante la giornata e lo rilasciano lentamente di notte, creando un fenomeno noto come “isola di calore urbana”. Questa condizione contribuisce a mantenere le temperature superiori anche nelle ore serali, rendendo la vita notturna e gli eventi molto meno fruibili. Le amministrazioni locali stanno monitorando la situazione e, in alcuni casi, hanno attuato misure per garantire il benessere dei cittadini, come aperture straordinarie di spazi pubblici con aria condizionata.
Calore anche in montagna
Un’estate calda per Cortina d’Ampezzo
Non solo le pianure, ma anche i luoghi montani stanno vivendo questa intensa ondata di calore. Cortina d’Ampezzo, località simbolo delle Dolomiti, ha registrato temperature comprese tra 28 e 29 gradi, un valore insolito per la stagione estiva a queste altitudini. I turisti che solitamente cercano il fresco montano per sfuggire al caldo delle città, si trovano in queste giornate a doversi adattare ad una condizione climatica a dir poco eccezionale.
Il dato climatico della Marmolada
Per fornire un ulteriore indice sul clima attuale, è significativo sottolineare la situazione sulla Marmolada. A Punta Rocca, a 3.265 metri di altezza, l’agenzia regionale ARPAV ha registrato una temperatura massima di 10,4 gradi, in calo rispetto ai 11,4 gradi del giorno precedente. Questo dato evidenzia come, anche nelle aree montuose, le variazioni climatiche siano risultate estremamente rilevanti, mostrando un cambiamento significativo rispetto a quanto ci si aspetterebbe in alta quota durante l’estate.
Previsioni e attese
La situazione climatica attuale in Veneto fa sorgere interrogativi sulle prossime giornate. Sebbene le temperature non abbiano ancora raggiunto i record storici per la regione, le previsioni meteo annunciano un persistente aumento delle temperature nei prossimi giorni. Sarà fondamentale monitorare l’evolversi della situazione, anche alla luce delle eventuali misure preventive da attuare da parte delle autorità.
Come sempre in queste situazioni, è importante rimanere informati e proteggerci dai possibili rischi legati a condizioni climatiche estreme. La calura persistente potrebbe avere impatti non solo sul benessere delle persone, ma anche a livello ambientale e agricolo, non dimenticando l’importanza di garantire una corretta gestione delle risorse idriche in un periodo di grande caldo.