Il recente incidente al deposito Eni di Calenzano, avvenuto il 9 dicembre, ha sollevato una profonda preoccupazione tra i cittadini e le autorità locali. Questo evento drammatico, che ha portato alla morte di cinque lavoratori, ha spinto il consiglio comunale a prendere decisioni immediate per garantire sicurezza e supporto alle famiglie coinvolte. Nel corso di un consiglio comunale straordinario, la giunta ha approvato una mozione che formalizza richiesta di costituzione parte civile nel processo per tutelare gli interessi della comunità e stimolare un confronto con le istituzioni.
Le richieste del consiglio comunale
Il documento approvato dal consiglio comunale è chiaro e articolato in diverse richieste. Innanzitutto, si impegna il sindaco di Calenzano a costituirsi parte civile nel processo legato all’esplosione. Questa mossa rappresenta un gesto simbolico forte e rappresenta il desiderio di giustizia da parte della comunità . Inoltre, il consiglio chiede l’apertura di un tavolo di confronto con il Governo, la Regione Toscana e la Città Metropolitana, coinvolgendo anche Eni S.p.A. Qui, la priorità è affrontare il tema della pericolosità insita nell’attuale collocazione del deposito, in particolare alla luce dello shock subito dalla comunità .
Non meno importante è la richiesta di risarcimento per i danni subiti da cittadini e imprese a causa dell’incidente, nonché il recupero delle spese sostenute dal Comune e dalle società sportive per ripristinare le strutture scolastiche e ricreative danneggiate. La mozione, presentata dalla giunta, ha ottenuto un ampio consenso all’interno del Consiglio, evidenziando l’unità della comunità di fronte a una tragedia così devastante.
Un passo verso la vigilanza
Un altro aspetto rilevante emerso durante la seduta è la decisione di costituire una Commissione speciale. Questa sarà composta dal sindaco, dai suoi delegati e dai capigruppo, e avrà come obiettivo quello di monitorare le indagini in corso. Gli esperti del settore potranno essere invitati a far parte di questa commissione, col fine di sviluppare proposte di solidarietà e iniziative collettive. Questo strumento permetterà di coinvolgere attivamente cittadini, istituzioni e associazioni per riflessioni su potenziali rischi e soluzioni future.
I rappresentanti del consiglio hanno inoltre proposto di riportare l’attenzione su una questione spesso trascurata: la sicurezza sul lavoro. È stata dunque avanzata la proposta di istituire una giornata in memoria delle vittime sul lavoro, un segnale di sensibilizzazione e rispetto nei confronti di chi ha perso la vita mentre svolgeva il proprio dovere.
Il ricordo delle vittime e l’eredità della tragedia
Durante la seduta, il sindaco Giuseppe Carovani ha sottolineato l’importanza di ricordare le cinque vittime dell’incidente. È stato osservato un minuto di silenzio che ha unito comunità e istituzioni in un momento di riflessione profonda. Il sindaco ha definito l’incidente come un veri e propri spartiacque per la comunità di Calenzano, mettendo in luce l’urgente necessità di rivedere la gestione degli impianti industriali in aree fortemente urbanizzate.
Secondo il sindaco, l’impianto Eni è stato gestito a lungo secondo la normativa Seveso ter, che classifica il sito come a rischio elevato. Tuttavia, Carovani ha evidenziato che le conseguenze potevano essere molto più gravi: l’incidente ha avuto ripercussioni su un’area vasta, molto più ampia di quanto previsto. Le indagini in corso dovranno far chiarezza su cause e responsabilità , ma il primo passo verso la giustizia è già stato intrapreso con queste iniziative da parte del comune.
La tragedia al deposito Eni continua a far discutere e a mobilitare le istituzioni locali per garantire che eventi simili non si ripetano più, mettendo al primo posto la sicurezza dei lavoratori e della comunità .
Ultimo aggiornamento il 27 Dicembre 2024 da Laura Rossi