Il panorama dei telegiornali in Italia mostra un trend preoccupante: inizio del 2024 con un drammatico calo degli spettatori per i principali TG, in particolare quelli della RAI. Tuttavia, si evidenzia una crescita significativa per il Tg La7 di Enrico Mentana. Questo articolo analizza i dati ufficiali dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, fornendo un quadro dettagliato del fenomeno.
Il calo degli ascolti nei TG
Analisi dei dati di ascolto
Nel primo trimestre del 2024, i principali telegiornali italiani hanno registrato una riduzione complessiva di circa 750.000 spettatori rispetto all’anno precedente. Secondo l’Osservatorio sulle Comunicazioni, il numero totale di spettatori è sceso da 17,30 milioni a 16,55 milioni. I TG più colpiti da questa flessione sono stati il Tg1 e il Tg5, con il Tg1 delle 20, guidato da Gian Marco Chiocci, che ha visto una diminuzione del 4,4%, passando da 5,03 milioni a 4,81 milioni di spettatori. Allo stesso modo, il Tg3 ha registrato una perdita del 3,8%, mentre il Tg2 ha subito un crollo del 15,2%, scendendo da 1,12 milioni a 0,95 milioni.
Confronto tra Mediaset e RAI
Le emittenti Mediaset non sono state immuni a questa crisi. Il Tg5 ha subito un calo del 5,2%, passando da 4,24 milioni a 4,02 milioni di ascolti, mentre Studio Aperto ha visto una flessione del 10,2%. Il Tg4 ha registrato una perdita impressionante del 18,4%. Questi dati evidenziano un momento di difficoltà per i telegiornali italiani, con i principali competitor che lottano per attrarre un pubblico sempre più sfuggente.
L’ascesa del Tg La7 di Mentana
Un’eccezione positiva
In netto contrasto con le tendenze generali, il Tg La7 di Enrico Mentana ha visto un incremento del 20% degli ascolti, passando da 1,06 milioni a 1,27 milioni. Questo aumento sottolinea una possibile crescente preferenza del pubblico per i contenuti proposti da La7, che potrebbe essere dovuto a un approccio editoriale distintivo e a una gestione più efficace delle notizie. Le edizioni di Mentana hanno saputo attrarre l’attenzione degli spettatori, rimanendo attuali e rilevanti.
Dati anche nelle fasce orarie diverse
Non solo nel prime time, ma anche nelle edizioni diurne, il Tg La7 delle 13:30 ha mostrato un andamento positivo, passando da 500.000 a 600.000 spettatori. Questa tendenza suggerisce che il pubblico sta cercando alternative ai feed informativi tradizionali delle RAI e Mediaset, attirato da formati che sembrano rispondere meglio alle loro esigenze informative.
Il contesto dell’audience televisiva
Perdita generale di audience
Il calo degli spettatori non si limita ai telegiornali, ma colpisce l’intero panorama televisivo. La RAI ha visto una diminuzione di circa 100.000 spettatori, mentre Mediaset ha perso circa 50.000 unità . Questi numeri riflettono un cambiamento più ampio nei gusti e nei comportamenti del pubblico, che si sposta verso piattaforme di streaming e contenuti on-demand.
Trend nei quotidiani e nell’editoria
Parallelamente alla diminuzione dell’audience televisivo, anche i giornali cartacei stanno attraversando un periodo difficile, con una caduta del 9,1% rispetto al 2023. Gli abbonamenti digitali mostrano una crescita, ma non riescono a compensare adeguatamente la perdita di lettori. Il Corriere della Sera rimane leader nel settore, ma anche per questa testata emergono sfide significative in un panorama editoriale in evoluzione.
L’evoluzione della pubblicità e delle risorse
Crescita dei ricavi televisivi
Nonostante il calo di ascolti, i ricavi televisivi complessivi dal 2019 al 2023 sono aumentati, raggiungendo 8,24 miliardi di euro. Questo aumento è attribuibile principalmente ai servizi a pagamento, che ora giocano un ruolo cruciale nell’economia del settore media. Tuttavia, se si escludono queste risorse, si stima una riduzione di 1,15 miliardi .
Sviluppo della pubblicità online
La pubblicità online ha visto una crescita strabiliante, più che raddoppiando i suoi ricavi in quattro anni, passando da 3,36 miliardi a 6,84 miliardi di euro. Questo cambiamento suggerisce un ripensamento radicale nella modalità di consumo delle notizie, con le piattaforme digitali che si affermano come i nuovi attori principali nel mercato, mentre la TV tradizionale si trova ad affrontare un’era di incertezze.