Calo occupazionale e imprese nelle Marche: dati allarmanti per il 2024

Calo occupazionale e imprese nelle Marche: dati allarmanti per il 2024

Nel 2024, le Marche registrano un calo del 3% delle imprese e del 4,2% degli occupati, con i settori Moda e Trasporto merci tra i più colpiti dalla crisi economica.
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Calo occupazionale e imprese nelle Marche: dati allarmanti per il 2024 - Gaeta.it

Il 2024 segna un periodo difficile per le imprese marchigiane, con un calo significativo sia del numero di aziende sia dei lavoratori che vi sono impiegati. Secondo i dati forniti dall’Ente Bilaterale Artigianato Marche , che esclude specificamente il settore delle costruzioni, si registra una flessione del 3% nelle imprese e del 4,2% negli occupati. La situazione desta preoccupazione, dal momento che i settori più colpiti si trovano tra i più rappresentativi dell’economia locale.

Dati immediati: flessione delle imprese e dei lavoratori

Nel 2024, le Marche vedono una caduta delle imprese equal a 355 unità e una riduzione di 2.624 lavoratori, con i settori della Moda e del Trasporto merci che evidenziano i cali più evidenti. Nel dettaglio, il settore della Moda ha visto un decremento del 6% in termini di aziende registrate, mentre il Trasporto merci ha subito un calo del 5,7%. Anche il settore meccanico non è immune da questa crisi, con una diminuzione del 2% delle aziende attive.

La geografia del calo occupazionale racconta un’ulteriore sfumatura, con specifiche province che risentono maggiormente. Macerata e Pesaro Urbino sono le aree più penalizzate, entrambe evidenziando un calo del 3%, mentre Fermo segna un calo del 2%. La Lombardia, anche se distante dal nostro contesto, rappresenta una delle regioni che garantisce una continuità economica, cosa che rende i dati marchigiani ancora più significativi.

Occupazione in crisi: settori più colpiti

Il mercato del lavoro nella regione sta vivendo tensioni crescenti. La perdita del 4,2% in termini di occupazione si fa sentire particolarmente nel mondo della Moda, dove si registra un preoccupante -10%, corrispondente a 1.043 lavoratori in meno. Anche il settore del trasporto merci ha visto una diminuzione della forza lavoro con un calo del 7,3%, ammontando a 183 lavoratori.

Le province rispecchiano questa crisi: Pesaro Urbino ha visto un abbassamento dell’8,4%, mentre Fermo ha marcato un -8% e Macerata si attesta su un -3,8%. Queste cifre dipingono un quadro di fragilità che solleva interrogativi sul futuro del settore e sulla capacità di riprendersi.

Ammortizzatori sociali: un fardello crescente

A peggiorare la situazione sono i dati relativi agli ammortizzatori sociali, che rivelano un aumento delle richieste di sospensioni lavorative. Nel 2023, le ore di sospensione ammontavano a 905.660, un dato già in crescita rispetto ai 609.726 dell’anno precedente. Inoltre, le stime per il 2024 parlano di un incremento vertiginoso, sfiorando 1.185.544 ore di sospensione solamente fino al 30 ottobre.

Cifre impressionanti anche per gli importi corrisposti ai lavoratori, che hanno raggiunto quota 13 milioni di euro nel 2024, rispetto ai 9,4 milioni nel 2023 e ai 6,1 milioni nel 2022. Fermo si conferma come provincia in prima linea, con il 65% delle ore di sospensione richieste, seguito da Macerata e Pesaro Urbino.

Il commento degli esperti

Riccardo Battisti, presidente dell’Ebam, ha commentato la situazione definendola come un riflesso di un periodo complesso per il settore artigianale. “Nonostante ci siano settori che performances positive, il fattore trainante rimane negativo.” La crescente richiesta di supporto ha portato l’ente a rivedere e potenziare le prestazioni, con un nuovo accordo sulla bilateralità marchigiana siglato il 9 dicembre scorso.

I dati raccolti sono chiari e non lasciano spazio a dubbi: le Marche affrontano un periodo di incertezze economiche che richiederanno impegno e strategie per affrontare questa crisi.

Ultimo aggiornamento il 27 Dicembre 2024 da Sara Gatti

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