Il contesto attuale è caratterizzato da trasformazioni significative rispetto a un decennio fa. Una rapida evoluzione tecnologica, problemi globali come il cambiamento climatico e le tensioni geopolitiche pongono sfide mai affrontate prima. Dario Scannapieco, amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, ha tagliato il nastro dell’anno accademico 2024-2025 dell’Università di Roma Tor Vergata, affrontando questi temi di cruciale importanza.
Le sfide globali attuali
In un mondo in continua trasformazione, l’equilibrio tra paesi avanzati ed emergenti sta cambiando. I paesi in via di sviluppo, spesso dotati di materie prime indispensabili, sono sempre più attrattivi sul piano economico. Tuttavia, questo ha portato a nuove complessità nelle relazioni internazionali, in particolare a causa dei conflitti che affliggono diverse aree geografiche. Tali tensioni non solo mettono a rischio la pace e la sicurezza globale, ma hanno anche ripercussioni significative sulle economie, complicando la circolazione di tecnologie e idee, generando una frattura nell’economia globale.
Le ripercussioni di queste sfide vanno oltre politici o diplomatici, influenzando direttamente il modo in cui gli scambi commerciali vengono gestiti. I blocchi economici stanno diventando sempre più pronunciati, spingendo le nazioni a difendere i propri interessi nazionali in un sistema globale interconnesso. Le tensioni geopolitiche mostrano inoltre l’urgenza di adottare approcci per la stabilizzazione degli approvvigionamenti, specialmente nei settori ad alta rilevanza strategica. In questo contesto, è fondamentale che i paesi sviluppati, in linea con quelli emergenti, possano lavorare in sinergia per affrontare queste sfide collattive.
Riorganizzazione del commercio internazionale
Scannapieco ha chiarito l’importanza di una riorganizzazione del commercio internazionale, necessaria per garantire una maggiore stabilità. L’Unione Europea, in quanto attore primario nel mercato globale, deve contrastare la marginalizzazione e rispondere in modo efficace alle dinamiche economiche. I legami produttivi e finanziari dell’Europa con il resto del mondo la rendono particolarmente vulnerabile alle fratture del commercio. Per affrontare queste sfide, è necessario promuovere politiche che favoriscano l’unità interna e la coesione tra gli stati membri.
La dipendenza economica da mercati esterni e la rivalità crescente tra diverse potenze stanno portando a un cambiamento nelle strategie commerciali. Ogni nazione deve lavorare per rafforzare la propria posizione nel contesto globale, evitando di compromettere le proprie potenzialità. Per far fronte a tali incertezze, emergono esigenze di rinnovamento nella governance economica, che potrebbe tradursi in maggiore cooperazione e integrazione tra le varie politiche nazionali.
Verso una nuova competitività
Nel discorso, Scannapieco ha evidenziato l’importanza di vedere i rischi come potenziali opportunità. Al posto di adottare una visione negativa della frammentazione economica, l’Europa dovrebbe dare priorità a innovazione e competitività, trasformando le problematiche correnti in leve per una crescita futura. Questo approccio potrebbe essere fondamentale per garantire una risposta adeguata alle sfide globali e non cedendo alla tentazione di una decrescita intesa come rassegnazione.
È chiaro che la coesione interna e la capacità di lavorare insieme sono determinati da un’amministrazione efficace e lungimirante. Le politiche europee devono dunque mirare a superare le divisioni creando un’alleanza che non solo risponda ai conflitti, ma che promuova anche la crescita economica sostenibile e inclusiva.
Questa analisi di Scannapieco, alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico, invita a riflettere sui passi necessari per mantenere un ruolo centrale dell’Europa nel commercio e nella geopolitica mondiale.
Ultimo aggiornamento il 20 Novembre 2024 da Armando Proietti