In un conflitto che dura ormai da oltre mille giorni, la Russia di Vladimir Putin sta rivedendo la propria strategia nel conflitto contro l’Ucraina. Con l’arrivo di Donald Trump sul palcoscenico politico internazionale, Mosca sembra approntare un nuovo approccio, soprattutto nella regione critica del Donetsk. Secondo l’Institute for the Study of War , un think tank statunitense che analizza quotidianamente gli sviluppi del conflitto, ci sono avvisaglie di questo cambiamento, come indicato da Putin nella sua recente conferenza stampa. Il leader russo ha affermato: “Avanziamo ogni giorno, conquistando chilometri quadrati”, un’affermazione che denota una determinazione a perseguire nuovi obiettivi nel conflitto.
Aspetti delle operazioni sul campo
Le dichiarazioni di Putin sembrerebbero riflettere una strategia rinnovata sul terreno, in cui le forze russe hanno cambiato il loro approccio all’avanzata territoriale, focalizzandosi non più su obiettivi specifici, ma su una conquista più ampia del suolo. Questo è il motivo per il quale l’assalto strategico verso Pokrovsk, un nodo fondamentale per le operazioni logistiche, sembra aver perso priorità . La cattura di Pokrovsk avrebbe dato ai russi un vantaggio significativo, controllando importanti vie di rifornimento e potendo così lanciare ulteriori offensive verso ovest.
Tuttavia, le recenti manovre suggeriscono che le unità militari russe non sono più tutte concentrate nella zona nord-est di Pokrovsk. Gli analisti avvertono che nuovi obiettivi potrebbero emergere, in particolare nella zona di confine tra il Donetsk e la regione di Dnipropetrovsk. Questo potrebbe segnare un cambiamento tattico, in cui l’attenzione si sposta su aree ritenute meno fortificate, ma potenzialmente strategiche per le operazioni future.
Perdite e nuove tattiche
Non si può trascurare l’effetto che le pesanti perdite delle forze russe hanno avuto sulla loro strategia. Nei mesi scorsi, si stima che Mosca abbia subito circa 3.000 perdite umane solo nelle operazioni verso Pokrovsk, un dato allarmante che potrebbe aver indotto il comando militare a riconsiderare le priorità . Le cicatrici inflitte dalla guerra sono evidenti, e ciò ha portato la Russia a dover riorganizzare le proprie forze sul campo.
In risposta a questa emergenza, sembra che Mosca stia facendo un uso crescente di mezzi civili per il trasporto delle truppe, segnalando una condizione di necessità . Questa scelta, oltre a essere indicativa della crisi logistica che il paese sta affrontando, suggerisce una strategia che potrebbe rendere le forze russe più vulnerabili agli attacchi, poiché l’impiego di veicoli non militari non offre lo stesso livello di protezione delle attrezzature militari dedicate.
La guerra in Ucraina continua a riservare sorprese e il cambiamento di approccio da parte di Mosca rappresenta una nuova fase in questo conflitto duraturo, dove ogni mossa potrebbe avere conseguenze significative in un contesto già complesso e teso.
Ultimo aggiornamento il 25 Dicembre 2024 da Sofia Greco