Dopo sette anni di attività , Nick Clegg ha annunciato la sua partenza da Meta, la società madre di Facebook e Instagram, in un periodo di significative tensioni politiche negli Stati Uniti. L’ex vice premier britannico lascia il suo incarico di presidente degli affari globali per fare spazio a Joel Kaplan, un politico di lungo corso, già vice di Clegg e con una carriera nell’ambito del Partito Repubblicano. L’uscita di Clegg segna non solo una transizione all’interno dell’azienda, ma anche un momento delicato dato il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca e l’imminente cambiamento di leadership a Washington.
L’annuncio di Clegg e il passaggio di consegne
Con un post su Facebook, Nick Clegg ha condiviso la notizia della sua uscita, sottolineando il suo desiderio di trascorrere i prossimi mesi preparando il suo successore, Joel Kaplan, per il nuovo ruolo. La decisione di Clegg di lasciare l’incarico è stata motivata con l’arrivo del nuovo anno, ritenuto come un’opportunità ideale per cambiare direzione. Clegg ha espresso la sua fiducia in Kaplan, affermando che “nessuno potrebbe prendere il testimone con maggiore competenza e integrità ”. La transizione arriva in un contesto politico delicato, con il Partito Repubblicano pronto a riprendere il controllo di entrambi i rami del Congresso, un fatto che potrebbe influenzare le politiche tecnologiche in corso.
Il Financial Times sottolinea che le aziende tecnologiche, tra cui Meta, si stanno preparando a possibili cambiamenti significativi nelle relazioni con l’amministrazione Repubblicana. Le compagnie incaricate dei social media sono state recentemente sotto pressione a causa delle accuse di censura nei confronti delle opinioni conservatrici, con Trump che non ha esitato a minacciare azioni legali contro Mark Zuckerberg, il CEO di Meta.
L’impatto di Nick Clegg su Meta
Nick Clegg si è unito a Meta nel 2018 e, da allora, ha giocato un ruolo fondamentale nella navigazione delle sfide politiche e normative che hanno colpito l’azienda. Sotto la sua guida, Meta ha affrontato molte crisi legate alla privacy e alla regolamentazione, sviluppando strategie che hanno permesso a Mark Zuckerberg di concentrarsi su progetti di grande portata, come il potenziamento delle capacità nell’intelligenza artifiiale e l’espansione di nuovi prodotti. Clegg, che si è trasferito a Londra nel 2022, è stato descritto da fonti interne come una figura chiave per la gestione delle relazioni tra Meta e i legislatori, sia negli Stati Uniti che in Europa.
Lo stesso Financial Times ha notato come il lavoro di Clegg sia stato decisivo per superare momenti di crisi e tempeste politiche. La sua capacità di stabilire collegamenti con le istituzioni e di affrontare le sfide legali ha contribuito a mantenere Meta sulla retta via in un clima di crescente scrutinio pubblico e normativo.
Joel Kaplan: l’uomo al comando
La scelta di Joel Kaplan come successore di Clegg ha sollevato alcune questioni, date le sue connessioni politiche e il suo passato nel Partito Repubblicano. Kaplan ha già ricoperto ruoli di responsabilità , tra cui quello di vice capo dello staff alla Casa Bianca durante la presidenza di George W. Bush. Da sempre vicino a Trump, Kaplan è visto come un lobbista esperto e controverso, capace di influenzare decisioni politiche all’interno dell’azienda.
La sua presenza alla guida di Meta potrebbe portare con sé una nuova visione politica, in particolare considerando l’atmosfera di tensione crescente con il Partito Democratico e le sfide normative che le grandi aziende tecnologiche affrontano. Ricordiamo che nel 2018 Meta ha riconosciuto di aver commesso “errori” dopo che Kaplan ha assistito all’interrogatorio di un suo amico, Brett Kavanaugh, durante la conferenza del Congresso. Questo episodio ha suscitato polemiche, specialmente a causa delle gravi accuse di violenza sessuale mosse contro Kavanaugh.
Il passaggio di Kaplan alla leadership di Meta giunge quindi in un periodo in cui l’azienda deve affrontare molti riguardi nello scenario politico americano. La sua abilità nel mediare le relazioni tra Meta e gli ambienti politici sarà cruciale per il futuro della società .
Ultimo aggiornamento il 3 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano