Camera dei deputati approva la stretta sulla cannabis light: ecco cosa cambia

Camera dei deputati approva la stretta sulla cannabis light: ecco cosa cambia

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Camera dei deputati approva la stretta sulla cannabis light: ecco cosa cambia - Fonte: Blitzquotidiano | Gaeta.it

La recente approvazione della Camera dei deputati della restrizione sulla cannabis light, parte integrante del ddl sicurezza, ha riacceso un intenso dibattito politico e sociale. La nuova misura impone significativi cambiamenti alla normativa vigente, suscitando preoccupazione tra le opposizioni e all’interno del settore agroindustriale. Analizziamo i dettagli salienti di questa nuova legge e le sue implicazioni per il mercato della cannabis in Italia.

Cambiamenti chiave nella regolamentazione della cannabis

Un ridimensionamento della legge 242 del 2016

L’articolo 18 del ddl sicurezza apporta modifiche sostanziali alla legge 242 del 2016, che fino ad ora ha regolato la coltivazione e la filiera agroindustriale della canapa. Questa normativa ha consentito la commercializzazione di infiorescenze a basso contenuto di THC, contribuendo allo sviluppo di un settore florecente. Tuttavia, la nuova legge prevede il divieto assoluto di commercializzazione e lavorazione di queste infiorescenze, inclusi i prodotti derivati. Si tratta di un chiaro cambiamento di rotta rispetto alla precedente legislazione, che ha favorito la crescita di cannabis shop in tutto il Paese.

Le modifiche proposte stanno ora suscitando preoccupazioni su come queste misure possano frenare l’innovazione e la creatività nel settore. Numerosi operatori del mercato avevano già investito considerevoli risorse nel settore della cannabis light, nel pieno rispetto delle normative esistenti. Ora, con la nuova normativa, la continuità di queste attività è messa a rischio, portando molte di esse a un bivio critico.

Le reazioni e i timori dell’opposizione

Le critiche delle forze politiche

L’approvazione della legge ha immediatamente provocato reazioni da parte delle opposizioni in aula. Rachele Scarpa del Partito Democratico ha evidenziato che la cannabis light, essendo a basso contenuto di THC, non ha effetti psicotropi significativi e ha perfino paragonato i suoi effetti a quelli del basilico. Secondo Scarpa, sostanze comuni come la noce moscata avrebbero persino effetti più “droganti”.

Rivendicando la sostenibilità economica del settore, Gianmauro Dell’Olio del Movimento 5 Stelle ha espresso il timore che la nuova legge possa arrecare danni gravissimi a un’intera filiera industriale. Il suo richiamo alla responsabilità nella gestione di questa nuova normativa è emblematico della preoccupazione tra diversi rappresentanti politici: un’azione restrittiva potrebbe spingere il mercato legale verso una situazione di illegalità, con effetti devastanti sull’occupazione e sulle imprese già avviate.

Anche Angelo Bonelli di Alleanza Verdi e Sinistra ha messo in guardia da possibili effetti collaterali della legge, sottolineando il rischio di espansione dell’illegalità in un ambito dove fino ad ora esistevano regole chiare e legittime.

La sopravvivenza dei cannabis shop a rischio

Prospettive per il settore commerciale

Con l’introduzione del divieto di importazione, cessione, distribuzione e commercio delle infiorescenze di cannabis, la legge ha un impatto profondo sui cannabis shop sparsi in Italia. Questi locali, che si sono affermati come punti di riferimento per la vendita di prodotti derivati dalla canapa, potrebbero trovarsi in seria difficoltà a causa della nuova normativa.

Malgrado i chiarimenti forniti dal dipartimento delle Politiche Antidroga, che affermano la volontà di non voler colpire il mercato legale, molti imprenditori e operatori del settore rimangono pessimisti. Temono che le sanzioni più severe e la mancanza di chiarezza sulle regole di mercato possano rendere insostenibile la continuità delle loro attività.

La nuova legislazione sembra destinata a generare confusione sullo stato giuridico della cannabis light in Italia, complicando ulteriormente una situazione già di per sé delicata. Mentre il dibattito politico continua a infervorarsi, resta da vedere come i cambiamenti influenzeranno la vita economica e sociale delle persone coinvolte nel settore della cannabis light e quali strategie verranno attuate per rispondere a questo nuovo scenario giuridico.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

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