Camera di commercio: un invito alla denuncia contro le estorsioni in un contesto difficile

Camera di commercio: un invito alla denuncia contro le estorsioni in un contesto difficile

Incontro della Camera di commercio di Palermo ed Enna per la giornata nazionale antiracket, evidenzia l’urgenza di denunciare le estorsioni e promuovere una cultura imprenditoriale contro il pizzo.
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Camera di commercio: un invito alla denuncia contro le estorsioni in un contesto difficile - Gaeta.it

Il tema della lotta contro le estorsioni è tornato al centro del dibattito grazie all’incontro organizzato dalla Camera di commercio di Palermo ed Enna. Questo evento, che coincide con la prima giornata nazionale antiracket promossa da Sos Impresa Rete per la Legalità, ha riportato all’attenzione la delicata situazione che gli imprenditori devono affrontare quotidianamente. Il presidente della Camera, Alessandro Albanese, ha esplicitato preoccupazioni incisive sulla mancanza di denunce rispetto ai crimini estorsivi, evidenziando la necessità di una cultura del rifiuto verso il pizzo.

Scenari allarmanti: i dati sulle estorsioni

Le indagini della polizia hanno rivelato statistiche allarmanti in merito al fenomeno delle estorsioni. Su un totale di 800 casi riportati, solo due o tre denunce sono arrivate agli organi competenti. Questo scenario preoccupante mostra come, nonostante i progressi nel contrasto alle mafie e l’assistenza delle autorità, la paura e l’omertà continuino a prevalere. Albanese ha sottolineato come una carenza di denunce possa inibire l’azione delle forze dell’ordine, rendendo difficile circoscrivere e combattere il fenomeno.

Il presidente ha messo in evidenza che l’assenza di denunce è un segnale di un problema più profondo, legato alla cultura imprenditoriale presente in Sicilia. Per superare questo disagio diffuso non basta solo l’azione delle forze di polizia, ma è richiesta una vera rivoluzione culturale tra gli operatori economici. Questo implica non solo la disponibilità a segnalare i crimini, ma anche la costruzione di un ambiente in cui le denunce siano accolte e supportate.

La giornata nazionale antiracket: un’opportunità di riflessione

L’evento ha avuto luogo in un giorno simbolico, coincidente con l’anniversario della pubblicazione della celebre lettera di Libero Grassi, un imprenditore che, nel 1991, ha avuto il coraggio di rifiutare pubblicamente il pizzo. La sua lettera, pubblicata sul Giornale di Sicilia, ha rappresentato un vero e proprio manifesto contro il timore imposto dalla criminalità organizzata. Grassi è diventato un simbolo di resistenza, il cui messaggio continua a riversarsi nella società contemporanea.

La giornata è stata un’occasione per discutere della necessità di un approccio collettivo nel contrastare le estorsioni. Attraverso testimonianze, workshop e interventi di esperti, si è cercato di sensibilizzare gli imprenditori sulla responsabilità di denunciare i furtivi attacchi al loro operato. L’incontro ha visto la partecipazione di autorità locali e rappresentanti delle forze dell’ordine, tutti uniti nel promuovere una cultura di legalità basata sulla fiducia e sull’azione.

Riflessioni e prospettive: un futuro da costruire

La mancanza di denunce rappresenta non solo una sfida ma anche un’opportunità per trasformare il dialogo sul pizzo. La Camera di commercio, insieme ad altre istituzioni, dovrà lavorare per creare un ambiente in cui le imprese si sentano sicure nel parlare e nel denunciare. Albanese ha quindi esortato a una presa di coscienza collettiva, dove sia la società civile che le istituzioni possano collaborare efficacemente.

Strumenti di protezione per gli imprenditori, campagne di sensibilizzazione e storie di chi ha già denunciato le estorsioni potrebbero aiutare a ripristinare la fiducia. La presenza di un supporto concreto da parte delle istituzioni è cruciale per rivitalizzare il tessuto imprenditoriale e costruire una comunità forte contro la criminalità. La strada per vincere le paure radicate è lunga, ma le iniziative come questa rappresentano un passo importante per il cambiamento.

Ultimo aggiornamento il 10 Gennaio 2025 da Marco Mintillo

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