Mentre il fenomeno dello sciame sismico continua a colpire i Campi Flegrei, esperti stanno analizzando attentamente i dati storici e recenti. Questo territorio, noto per la sua attività vulcanica, sta vivendo un aumento della sismicità che suscita preoccupazione e richiede approfondimenti scientifici. Il vulcanologo Giuseppe De Natale, già Direttore dell’Osservatorio Vesuviano, fornisce alcune spiegazioni cruciali riguardo a questa situazione.
La relazione tra sollevamento del suolo e pressione interna
Giuseppe De Natale mette in evidenza che lo sciame sismico è direttamente collegato al sollevamento del suolo. Questo processo, secondo lui, può essere percepito come un manometro che indica la pressione interna del sistema vulcanico. Nello specifico, dal 2006 è stato registrato un aumento significativo del livello del suolo, specialmente nella zona di Pozzuoli, dove ha raggiunto i 1,40 metri nella zona di massimo sollevamento.
Un aspetto cruciale è la correlazione tra il sollevamento del suolo e l’accumulo di pressione. Man mano che il suolo si rialza, aumenta anche la pressione interna, portando alla frattura delle rocce e alla conseguente generazione di terremoti. Questa dinamica crea un circolo vizioso: l’aumento della pressione non solo provoca sismicità più frequente, ma anche un incremento della magnitudo dei terremoti stessi. Attualmente, il livello del suolo si trova a circa 40 cm sopra il massimo registrato nel 1984, rendendo lo sciame attuale il più potente mai documentato nella storia dei Campi Flegrei.
Previsioni sismiche e rischi potenziali
Il vulcanologo avverte che se il sollevamento del suolo dovesse continuare, si potrebbero prevedere eventi sismici sempre più intensi. Le stime indicano che i terremoti potrebbero raggiungere magnitudo 5, un valore che rappresenterebbe un’energia liberata oltre dieci volte superiore a quella del terremoto di magnitudo 4.4 avvenuto il 20 maggio 2024. Si tratta di un’evoluzione nel comportamento sismico che, secondo De Natale, era già anticipata e oggetto di studio dal 2018.
La capacità di prevedere l’andamento della sismicità è di fondamentale importanza per la sicurezza della popolazione e per la pianificazione delle strutture. La preparazione e l’analisi accurata possono contribuire a salvaguardare le vite umane e a garantire una migliore gestione del territorio in caso di eventi sismici.
L’importanza della vulnerabilità sismica degli edifici
Gaetano Sammartino, geologo e presidente della sezione Campania della Società Italiana di Geologia Ambientale, sottolinea l’importanza di monitorare costantemente la vulnerabilità sismica degli edifici. Nella regione dei Campi Flegrei, dove la sismicità si sta intensificando, la sicurezza delle strutture esistenti diventa cruciale.
Mantenere un controllo attento e sistematico sulla resistenza degli edifici non solo aiuta a prevenire danni in caso di sisma, ma promuove anche una cultura della prevenzione tra i cittadini e le istituzioni. Fortificare gli edifici vulnerabili e sensibilizzare la popolazione sui comportamenti da adottare durante eventi sismici è fondamentale per garantire un’adeguata risposta emergenziale e ridurre al minimo i rischi associati a possibili terremoti futuri.
La situazione nei Campi Flegrei rappresenta un campanello d’allarme per tutti. La combinazione di sollevamento del suolo e aumento della sismicità richiede un’attenzione continua e strategie di intervento efficaci per tutelare la comunità e le risorse locali.