Il 27 agosto 2023, Lima, in Perù, accoglie i Campionati del Mondo Under 20 di atletica leggera, un evento sportivo di grande rilevanza a livello internazionale. Tra gli atleti che rappresenteranno l’Italia in questa competizione, c’è Francesco De Santis, giovane promessa ceretana, attuale campione italiano nei 400 metri. La sua partecipazione a tali gare non solo esalta le sue abilità atletiche, ma rappresenta anche una significativa opportunità per il talento emergente dell’atletica leggera italiana.
La preparazione di Francesco De Santis
L’allenamento di Francesco è guidato da Loredana Ricci, un’importante figura nel panorama atletico italiano, che ha recentemente condiviso con noi le impressioni sulle sue metodologie. Nonostante la distanza, Loredana si impegnerà a collegarsi costantemente con Francesco durante le gare di Lima, garantendo un supporto continuo per il giovane atleta. La Ricci ha sottolineato l’importanza di avere un gruppo di supporto attorno a ogni atleta, evidenziando come il successo di uno possa riflettersi positivamente su tutto il gruppo.
Durante un incontro di saluto con il sindaco di Cerveteri, Elena Gubetti, Francesco ha ricevuto gli auguri da una folta rappresentanza di ragazzi e ragazze della sua città, i quali si allenano accanto a lui. Questo evento ha messo in luce non solo l’individualità di Francesco come atleta, ma anche il senso di comunità che regna intorno alla sua figura. La Ricci ha osservato che l’atletica leggera, pur essendo uno sport individuale, trae forza da un fondo solidale e collettivo, dove ogni risultato è il frutto di un impegno congiunto.
La mentalità di un atleta
Durante l’intervista, è emersa la filosofia di Francesco riguardo i risultati sportivi e la cultura della sconfitta. La Ricci, dalla sua esperienza, ha evidenziato come l’approccio da parte di un atleta rispetto alla sconfitta possa influenzarne la psicologia e la carriera. Francesco ha chiarito che non si compiace né si consola alla luce delle sconfitte, paragonando il suo approccio pragmatico e la necessità di tendere sempre al miglioramento.
Mentre alcuni atleti italiani hanno sollevato il problema di una cultura contemporanea che non accetta facilmente il fallimento, Francesco ha espresso il suo disappunto. Egli crede fermamente nella dedizione e nell’impegno, e sa che non raggiungere l’obiettivo prefissato ha per lui un impatto emotivo significativo. Loredana ha aggiunto che mentre per un allenatore è parte del lavoro insegnare a gestire la sconfitta, per l’atleta è una questione di autoaffermazione e desiderio di successo.
Aspettative per il futuro
Francesco De Santis ha anche parlato dell’impatto dell’infortunio nella sua carriera. Nonostante le difficoltà, ha mantenuto il pensiero positivo e ha affrontato la riabilitazione come un’opportunità per tornare più forte. La consapevolezza del tempo limitato per prepararsi per le competizioni di alto livello ha reso la sua preparazione più intensa, senza però mai farlo perdere d’animo.
Il giovane atleta ha accettato la sfida di competere ai mondiali, con un’importante consapevolezza riguardo alla sua crescita personale e professionale. Infine, Francesco ha espresso la volontà di intraprendere lavori che possano portarlo già a pensare agli obiettivi futuri, come le Olimpiadi. Ma il suo percorso richiederà tempo, dedizione e le giuste strutture, aspetti fondamentali per il raggiungimento di risultati di elevato calibro nel settore.
L’importanza del supporto
In chiusura, Loredana Ricci ha espresso il suo desiderio di vedere Francesco evolversi come atleta, affinché possa percorrere strade nuove e sviluppare le proprie competenze. La relazione di mentorship che hanno stabilito non ostacola l’autonomia di Francesco, ma lo sostiene nel tentativo di eccellere nel suo sport. Questo processo di crescita e di autonomia è cruciale, in quanto il talento deve trovare il modo di brillare non solo sotto la guida di un allenatore, ma anche come protagonista della propria carriera sportiva.
Francesco De Santis, dunque, non solo si prepara a sfidare il cronometro ai mondiali di Lima, ma rappresenta anche l’esempio di come l’atletica leggera in Italia possa continuare a crescere attraverso il supporto, la comunità e la determinazione individuale.