La possibilità che il prossimo papa possa essere un cardinale di colore sta attirando molta attenzione nel dibattito che precede il conclave di quest’anno. Una scelta simile segnerebbe un evento senza precedenti nella storia della Chiesa, proprio mentre i cardinali si preparano a decidere il successore di Papa Francesco. L’ipotesi non emerge dal nulla, ma si basa su candidature concrete e sul ruolo crescente delle realtà africane nel collegio cardinalizio.
la squadra dei possibili papi africani
Diverse figure di spicco della Chiesa africana sono oggi tra i nomi più ricorrenti tra i papabili. Peter Turkson, cardinale originario del Ghana, figura di primo piano già nel conclave del 2013 in cui fu eletto Bergoglio, resta protagonista anche stavolta. Il suo profilo gode di una posizione favorevole nelle quote dei bookmaker internazionali. Non meno importante è Fridolin Ambongo Besungu, che proviene dalla Repubblica Democratica del Congo e gode di forte considerazione nel suo contesto. Tra i candidati si segnala anche John Olorunfemi Onaiyekan, ex arcivescovo nigeriano che pur non essendo più eleggibile per aver superato limiti d’età rimane una figura influente e simbolica tra i possibili pretendenti.
altri nomi in corsa
Altri nomi di rilievo sono Robert Sarah dalla Guinea e Wilfrid Fox Napier, sudafricano. Entrambi hanno un forte seguito e un profilo che li rende papabili anche se, per età o altri fattori, potrebbero giocare un ruolo più indiretto. L’attenzione verso questi candidati non nasce solo dall’orgoglio di un continente in crescita, ma riflette una reale valutazione dei loro carismi, delle esperienze pastorali e del peso che esercitano all’interno di ambienti ecclesiastici spesso in bilico tra tradizione e rinnovamento.
l’influenza numerica e le spinte ideologiche nel conclave
Nel momento in cui si aprirà il conclave, conteranno molto i numeri. I cardinali africani che potranno esprimere il voto sono saliti a 18 rispetto agli 11 del 2013, segno di un mutato equilibrio geografico nella Chiesa cattolica. Questa crescita però non equilibra ancora la forte presenza europea e americana che domina ancora le decisioni. Per questo, le alleanze all’interno del collegio dei cardinali saranno decisive.
complessità e alleanze
Non si tratta solo di quantità, ma di qualità degli accordi e di strategie legate a posizioni tradizionaliste o progressiste. Ognuno di questi schieramenti presenta diversità interne che complicano ulteriormente i giochi. L’apporto dei cardinali africani in questo quadro non è omogeneo, anzi riflette differenze culturali e pastorali che influenzano le votazioni e le intese politiche interne alla Chiesa. Tutto questo rende il conclave un momento di grande complessità, in cui ogni voto potrà spostare l’ago della bilancia e decidere la direzione futura della Chiesa.
il significato storico del termine “papa nero” e le sue accezioni
Quando si parla di un “papa nero” non si allude esclusivamente a una questione di colore della pelle. Il termine ha radici molto più antiche e indicava originariamente il capo della Compagnia di Gesù. Questo superiore generale era chiamato “papa nero” per via dell’influenza e del potere che esercitava all’interno dell’ordine religioso, e per il fatto che indossava un abito nero, distinto dal bianco tradizionale dei pontefici. Il gesuita Francesco, già cardinal Jorge Mario Bergoglio, è stato il primo papa nero nel senso di appartenente alla Compagnia di Gesù.
una nuova valenza
Ora invece la suggestione assume anche un’altra valenza che parla dell’arrivo di un papa proveniente da una realtà culturale e razziale differente rispetto ai predecessori recenti. La storia della Chiesa non vede ancora un pontefice di pelle nera, dunque questa ipotesi rappresenta una possibile svolta verso una maggiore rappresentatività globale all’interno della guida della Chiesa cattolica. L’interesse attorno a questa possibilità è legato sia a un’attenzione per l’inclusività che alle nuove dinamiche di potere e presenza nelle comunità cristiane di diverse regioni del mondo.
Nel complesso, la scelta di un papa nero segnerebbe un evento nuovo e ricco di significati, in un momento in cui la Chiesa sembra orientarsi alla ricerca di un volto e una voce che rappresentino tutte le sue componenti. L’attesa per il conclave rimane alta, con gli occhi puntati sull’Africa e sui cardinali che potrebbero fare la storia.