Candidato Sindaco Albino Gorini Contesta Risultati delle Elezioni a Grumello Cremonese

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Candidato Sindaco Albino Gorini Contesta Risultati delle Elezioni a Grumello Cremonese - Gaeta.it

Albino Gorini, un anziano di 76 ANNI, si è trovato a sfidare Maria Maddalena Visigalli nelle recenti elezioni amministrative della città di Grumello Cremonese. Nonostante la stretta sconfitta, con un solo voto di differenza, Gorini non ha accettato il verdetto e ha deciso di agire.

Il Ricorso di Albino Gorini al Tar

Con un dettagliato ricorso di 9 pagine presentato al Tar, Gorini chiede l'annullamento dei risultati elettorali che hanno decretato la vittoria di Visigalli come sindaco per il secondo mandato consecutivo. L'obiettivo principale del ricorso è il ricontrollo, ricalcolo e rivalutazione di 45 schede elettorali considerate nulle o bianche, tra cui tre diventano cruciali per la sua causa.

Le Tre Schede Contestate

Le tre schede in discussione sollevano questioni cruciali sulla volontà degli elettori. In una scheda, pur esprimendo il voto per Gorini, l'elettore ha indicato la preferenza per Maria Vittoria Berselli come consigliere comunale, ma ha erroneamente scritto il cognome "Melegari", riferendosi alla madre farmacista di Berselli. In un'altra scheda, l'elettore ha votato per Gorini e indicato Gabriele Ferrari come consigliere, identificandolo però come "il figlio di Ariberti", un soprannome locale. Infine, la terza scheda evidenzia il voto per Gorini insieme alle preferenze per Fasoli e Berselli come consiglieri, violando però la regola di una sola preferenza per il presidente di seggio.

La Base Legale del Ricorso

I legali di Albino Gorini si appellano all'articolo 64 che enfatizza l'importanza di riconoscere la volontà effettiva dell'elettore dalle schede elettorali. Considerando la piccola comunità di Grumello Cremonese, con un numero limitato di liste elettorali e votanti, gli avvocati argomentano che anche attraverso soprannomi o riferimenti non convenzionali, come "figlia di Melegari" o "il figlio della Ariberti", l'intento di sostenere i candidati specifici doveva essere chiaro e valido. Pertanto, secondo la difesa di Gorini, i voti a suo favore dovrebbero essere considerati validi e protetti.

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